Debiti della PA: nonostante gli sforzi, i pagamenti sono ancora a 170 giorni

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Diminuiscono di poco i ritardi nel pagamento delle fatture delle aziende fornitrici. Bizzotto: «ora Tajani intervenga e destini le sanzioni a favore delle aziende creditrici»

Nonostante gli sforzi e l’impegno di pagare una buona parte dei debiti accumulati in questi ultimi anni, nel 2013 la Pubblica amministrazione (Pa) italiana ha pagato i suoi fornitori mediamente dopo 170 giorni: 10 giorni in meno rispetto al 2012. Sebbene in Europa quella italiana sia una delle Pa che ha realizzato lo sforzo maggiore, in questa particolare graduatoria continua ad essere la peggiore pagatrice d’Europa.

Persino la Grecia salda i suoi debiti in tempi più brevi di quelli italiani: mediamente dopo 159 giorni. La media Ue si attesta sui 61 giorni, contro i 60 della Francia, i 41 del Regno Unito e i 36 della Germania.

A dirlo è la Cgia di Mestre che ha stilato questa graduatoria (su dati Intrum Justitia) dopo aver appreso dal vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, che all’indomani delle elezioni europee scatterà la procedura di infrazione contro l’Italia a seguito dei perduranti forti ritardi nei pagamenti.

Secondo gli artigiani mestrini è molto preoccupante anche il numero di fallimenti che si sono registrati negli ultimi 5 anni di crisi. Negli anni che vanno dal 2009 al 2013, il numero dei fallimenti ha toccato quota 59.570 unità. Nel 2013 si è raggiunto il livello massimo: 14.269. Tra il 2009 e il 2013 l’incremento ha superato il 52%.

«Oltre agli effetti della crisi economica – segnala il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – a dare un contributo all’impennata dei fallimenti hanno sicuramente contribuito il ritardo dei pagamenti da parte della Pa, l’incremento del livello di tassazione avvenuto in questi anni e la contrazione nell’erogazione del credito praticata dalle banche. Si pensi che nel 2013 la pressione fiscale si è stabilizzata al 43,8%, mentre le banche hanno tagliato ben 53 miliardi di prestiti alle imprese».  

Sul tema interviene anche l’eurodeputata Mara Bizzotto: «lo Stato italiano continua ad essere il peggior pagatore d’Europa: bene fa quindi il commissario Tajani ad utilizzare il pugno duro ed avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. Ma, se si arriverà a sanzionare il nostro Paese, ritengo giusto e doveroso che il ricavato di questa multa venga destinato alle aziende che aspettano ancora di essere pagate dalla Pubblica amministrazione italiana». Per Bizzotto «secondo le associazioni di categoria, sono oltre 215.000 le aziende che attendono ancora di essere pagate dalla Pubblica amministrazione italiana».

E le multe che si preparano a cadere in testa all’Italia (e ai suoi contribuenti) per l’incapacità della sua burocrazia nel pagare in termini accettabili le forniture sono pesanti: «la sanzione irrogata dalla Corte di Giustizia UE oscillano tra i 10.000 e i 650.000 euro al giorno, fino a quando non si metterà in regola» conclude Mara Bizzotto .

 

 


 

Pa: tempi medi di pagamento in Europa (variazione 2013-2012)

(valori medi espressi in giorni)

PAESI

Pubblica Amministrazione

2012

2013

Var. 2013-2012

ITALIA

180

170

-10

GRECIA

174

159

-15

SPAGNA

160

155

-5

PORTOGALLO

139

133

-6

CIPRO

83

85

+2

BELGIO

73

69

-4

FRANCIA

65

60

-5

REPUBBLICA SLOVACCA

62

57

-5

UNGHERIA

57

55

-2

BULGARIA

52

52

+0

LITUANIA

56

51

-5

SLOVENIA

45

49

+4

REPUBBLICA CECA

42

45

+3

IRLANDA

48

45

-3

ROMANIA

45

45

+0

OLANDA

44

43

-1

AUSTRIA

44

42

-2

SVIZZERA

42

42

+0

REGNO UNITO

43

41

-2

POLONIA

39

38

-1

LETTONIA

38

37

-1

GERMANIA

36

36

+0

DANIMARCA

37

35

-2

NORVEGIA

34

34

+0

SVEZIA

35

34

-1

ISLANDA

34

33

-1

ESTONIA

25

25

+0

FINLANDIA

24

24

+0

Media europea

65

61

-4

Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Intrum Justitia

L’aumento dei fallimenti in Italia

2009

2010

2011

2012

2013

TOTALE 2013-2009

Var. % 2013/2012

Var.%

2013/2009

Numero fallimenti

9.383

11.286

12.169

12.463

14.269

59.570

+14,5

+52,1

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Cribis

Mestre 12-05-2014