Il Trentino approva le modalità di adesione al “bike sarin” a Trento, Rovereto e Pergine
Promuovere la capacità di competere con altre realtà territoriali, valorizzando le risorse sotto l’aspetto turistico e della fruibilità sostenibile, ampliando le opportunità già disponibili; incentivare la realizzazione di itinerari locali dedicati ai ciclisti che si dipartono dall’itinerario principale, ampliando l’offerta e diventando l’elemento trainante per fare conoscere le reti locali di itinerari per ciclisti; portare benefici economici alle comunità locali dando visibilità maggiore ai commerci, ai ristoranti e agli alberghi dei piccoli centri, che sono quelli elettivamente scelti dal turista in bicicletta. Nasce da questi obiettivi il protocollo d’intesa tra la province di Trento, Brescia, Mantova e Verona per la promozione di un percorso ciclabile denominato “Garda by bike”, con valenza turistico-culturale e ambientale nel periplo del Lago di Garda.
Nel protocollo si sottolinea come sia indispensabile favorire le condizioni di massimo utilizzo della bicicletta, divulgando il più possibile le informazioni sulle opportunità di percorso. In particolare, in una zona altamente turistica come quella del lago di Garda, che punta a creare un’informazione capillare sulle piste ciclabili finora realizzate o in fase di realizzazione lungo lago e nel suo immediato entroterra, nonché sulle interconnessioni con altri percorsi a traffico promiscuo.
Far questo è prioritario inserire il bacino gardesano in un più ampio contesto. In particolare per la sua posizione strategica e la sua collocazione rispetto al Nord Italia, il percorso ciclabile “Garda by bike” del bacino gardesano può essere inserito in un più ampio contesto collegato ala rete europea degli itinerari Eurovelo, un gruppo di piste ciclabili che attraversa tutta l’Europa. In particolare, il percorso si trova in prossimità dell’intersezione fra due itinerari Eurovelo esistenti: l’Eurovelo EV7 “Itinerario dell’Europa Centrale” e l’Eurovelo EV8 “Itinerario Mediterraneo” e pertanto può essere di interesse non solo nazionale, ma anche europeo. Per la realizzazione dell’itinerario è necessario installare una segnaletica che lo identifichi come percorso uniforme in tutti i territori attraversati così come, per la promozione, si ritiene indispensabile la redazione di materiale cartaceo unico ed uguale per tutte le province, che riporti il percorso individuato e denominato “Garda by bike” ed evidenzi tutti i percorsi ciclopedonali e le piste ciclabili finora realizzati intorno al lago di Garda e le interconnessioni con altri percorsi ciclabili o ciclopedonali. Ecco dunque che si punterà con forza alla promozione del percorso ciclabile attraverso l’individuazione dell’itinerario ciclabile e la divulgazione di materiale promozionale coordinato.
Sempre in tema di ciclabilità, la provincia di Trento ha approvato definitivamente le modalità di noleggio delle circa 200 biciclette che, a partire dal prossimo 3 giugno, saranno a disposizione dei cittadini fra Trento, Rovereto e Pergine Valsugana. Proprio in questi giorni si stanno posizionando le 31 stazioni di biciclette, distribuite fra i tre comuni interessati, che accoglieranno 132 biciclette a pedalata assistita e altre 65 city bike, nell’ambito del progetto “e-motion”, avviato due anni fa dalla Provincia autonoma di Trento per favorire la mobilità elettrica in Trentino. Il progetto di noleggio delle biciclette, promosso dall’Assessorato alle infrastrutture e ambiente, si integra con il sistema MITT (Mobilità Integrata Trasporti del Trentino), ovvero con le “smart card” dotate di microchip che – dopo essere state debitamente abilitate – permetteranno all’utente di pagare con una sola tessera il biglietto del bus/treno e di usare le biciclette pubbliche.
I 384 stalli saranno distribuiti in 31 stazioni: 12 a Trento, 12 a Rovereto e 7 a Pergine Valsugana. Le biciclette a pedalata assistita sono facili da usare e grazie al motore da 250 W permettono di ridurre virtualmente le pendenze, dando la sensazione di pedalare in pianura anche quando si stanno risalendo brevi tratti di strada con pendenze fino al 10%, l’autonomia dichiarata è di circa 50 km. Tutte le stazioni e i punti di ricarica saranno poi in rete, quindi sarà possibile prelevare un mezzo da una stazione e restituirlo in un’altra, purché lo si faccia all’interno dello stesso comune.