Vicenza Jazz 214, arriva Chick Corea

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vicenza jazz 2014 Chick Corea di Lynne Goldsmith 1Il pianista statunitense protagonista dell’evento di domenica 11 maggio

Domenica 11 maggio sarà una giornata a pieno ritmo per New Conversations – Vicenza Jazz, con un programma ricco di proposte, incluso il vertice assoluto del cartellone del festival: la performance in solo di Chick Corea. Il pianista statunitense, un mito che ha attraversato da protagonista assoluto le varie fasi estetiche del jazz degli ultimi cinquant’anni, dal jazz rock al mainstream, si esibirà al Teatro Comunale (con inizio alle ore 21).

Al Bar Borsa (dalle ore 22, ingresso gratuito) il jazz si tingerà di etnico, di pop e anche di classica con i serbi del Trojica Trio: Nenad Bokun (chitarra), Predrag Nedeljkovic (clarinetto) e Aleksandar Andrejevic (batteria).

Per la giornata domenicale Vicenza Jazz uscirà dai teatri per offrirsi alla città anche in numerose occasioni di ascolto all’aperto, nei palazzi storici, nelle chiese. La mattina, nel Tempio di S. Lorenzo (ore 10:15), il Coro di Vicenza diretto da Giuliano Fracasso sarà protagonista di una celebrazione liturgica con musiche dalla “Little Jazz Mass” di Bob Chilcott. Nel pomeriggio la musica risuonerà contemporaneamente in vari luoghi del centro cittadino: in Piazza Matteotti (ore 16) con la Wind Band del conservatorio A. Pedrollo; in maniera itinerante con partenza da Piazza Castello (alle ore 16) assieme alla P-Funking Band, nella cui performance la musica funk, disco, hip hop, soul, rhythm’n’blues e jazz rivisitata in chiave marching si fonde con le coreografie che coinvolgono tutta la band; in Piazza delle Erbe (ore 16:30) con la Vicenza High R’n’B Band Revue; a Palazzo Trissino (ore 17) con la Jelly Rolls Band. Di particolare rilievo, alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari (ore 18), l’incontro di jazz e poesia che vedrà riuniti il poeta Jack Hirschman e il Chamber Trio del sassofonista statunitense Matt Renzi, con Anna Compagnaro al violoncello e Salvatore Maiore al contrabbasso.

Gli esordi di Chick Corea (nato nel Massachusetts nel 1941) verso la metà degli anni Sessanta non sono affatto trascurabili: suona con Blue Mitchell e nel giro della musica latina con Willie Bobo e Mongo Santamaría. Ma tutto ciò scompare nel raggio accecante di quel che avvenne poi: alla fine degli anni Sessanta Corea entra nel gruppo di Miles Davis, ed è lui il tastierista che sta dietro la svolta elettrica che cambiò il corso del jazz (In a Silent Way, Bitches Brew). Contemporaneamente Corea dà una sterzata alla sua carriera da leader, e dalle arditezze progressiste del gruppo Circle si sintonizza sulla nuova onda del jazz elettrico con una band entrata nel mito: i Return to Forever.

Con il riflusso del jazz rock, genere del quale Corea va annoverato tra i ‘padri fondatori’, si apre un nuovo periodo per il pianista, capace di reinventarsi continuamente e di dar vita a nuove band accolte sempre con l’attenzione dovuta ai grandi eventi. Indimenticabili sono le sue collaborazioni con Gary Burton, Herbie Hancock, Michael Brecker, Miroslav Vitous e Roy Haynes. Poi i decenni a noi più vicini, con le sue memorabili Akoustic Band ed Elektric Band e nuovi sensazionali accostamenti musicali: con Bobby McFerrin, Pat Metheny, Béla Fleck, John McLaughlin e Kenny Garrett, Hiromi, Stefano Bollani…

Col loro insolito organico, privo di contrabbasso, i serbi del Trojica Trio esplorano a tutto campo l’etno jazz, effettuano virate verso gli orizzonti del pop, si immergono nell’universo musicale classico. La band, attiva dal 2010, è formata da Pedrag Nedeljkovic (clarinettista dell’Orchestra Filarmonica di Belgrado), Aleksandar Andrejevic (timpanista dell’Orchestra Sinfonica della Radio Televisione Serba) e Nenad Bokun, chitarrista ma anche compositore e arrangiatore del trio.

Il Trojica Trio, già ospite di numerosi festival europei, ha pubblicato due dischi: Strings, Reeds and Membranes e Distance.