Piffer: «non c’è la minima considerazione delle esigenze delle imprese»
Delusione e incredulità. Così i commercianti del capoluogo commentano la decisione della Giunta di tirare dritto sui rincari delle tariffe dei parcheggi che in prossimità del centro storico rincareranno da 1,20 euro/ora a ben 1,80 euro/ora.
Rincari che Confcommercio Trentino aveva chiesto quanto meno di sospendere, in attesa di interventi specifici a supporto di mobilità e accessibilità del centro storico di Trento, sempre annunciati ma mai attuati, ad iniziare dai parcheggi a servizio del centro. «Notiamo con una certa amarezza – commenta il presidente vicario Massimo Piffer – che la Giunta non ha tenuto in nessuna considerazione né le nostre osservazioni né la promessa di compiere ulteriori verifiche prima di procedere con l’aumento delle tariffe. Ci dispiace – spiega Massimo Piffer, presidente anche dell’associazione commercianti al dettaglio – che questa Giunta non abbia tenuto minimamente in considerazione le nostre preoccupazioni. Al di là del fatto sgradevole di aver appreso degli aumenti dalle pagine dei giornali, ci lascia increduli il modo in cui è stata gestita questa vicenda. Ieri abbiamo sentito il Sindaco dichiarare di avere a cuore il centro storico di Trento e il commercio della città. Devo dire che si tratta di un’affermazione smentita dai fatti. Credo che sia giusto che ciascuno si assuma le proprie responsabilità: come associazione di categoria temiamo che dietro a questi aumenti non ci sia nulla se non la necessità di fare cassa. Siamo molto delusi constatando che questa amministrazione non ha un vero piano di sviluppo del centro storico e, fatto ancora più grave, non tiene in nessuna considerazione le attività – non solo commerciali – che vi si svolgono».
I commercianti – ma non solo loro: ci sono anche le altre categorie che lavorano nel centro storico, ad iniziare dagli artigiani e da tutti coloro che vi abitano – si chiedono che senso abbia avere un centro storico bellissimo, ma morto: «mi sembra quasi offensivo ribadire che la vitalità del centro storico è data innanzitutto dalle imprese che lo popolano. Eppure – sottolinea Piffer – sembra che questa realtà non sia tenuta in nessun riguardo. Vogliamo vedere un cambio di marcia, che sia lontano dalle vecchie logiche: l’aumento delle tariffe dei parcheggi è emblematico di un modo di amministrare che non è più adeguato ai tempi che viviamo».
Di sicuro la chiusura dell’amministrazione comunale ed in particolare dell’assessore PD alla mobilità Michelangelo Marchesi non sarà accettata supinamente: «ci riserviamo – conclude il vicepresidente di Confcommercio Trentino – di organizzarci per far arrivare forte e chiara la voce delle imprese ai nostri amministratori e all’opinione pubblica, per far conoscere le nostre istanze e il bisogno inderogabile di una strategia organizzata ed efficiente di sviluppo del nostro territorio. Sarebbe sbagliato accostare la vicenda dei parcheggi a quella dei vitalizi, ma il raffronto è inevitabile: da una parte ci sono mesi e mesi di incontri e sedute per raddrizzare una stortura evidentissima, mentre dall’altra c’è un provvedimento lampo che, senza alcuna possibilità di dialogo né di confronto, impone aumenti a tutti i cittadini, imprese e lavoratori che faticano quotidianamente per far quadrare i conti».