Raddoppio tassa soggiorno ad Abano: “proposta irricevibile”

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Gian Ernesto Zanin Presidente Sez. Terme e Turismo Confindustria Pd 1
Gian Ernesto Zanin Presidente Sez. Terme e Turismo Confindustria Pd 1Il presidente della Sezione Terme e Turismo di Confindustria Padova Gian Ernesto Zanin esprime ferma contrarietà alla decisione del comune

«La decisione del comune di Abano di raddoppiare l’imposta di soggiorno dal 1° maggio eliminando per gli alberghi il limite dei quattro pernottamenti è irricevibile, nel merito e nel metodo e rischia di uccidere nella culla ogni speranza di ripresa per il termalismo.

Chiediamo il congelamento immediato della delibera e la convocazione urgente di un tavolo con gli albergatori di Confindustria per un esame organico e complessivo del tema dell’imposizione locale sulle strutture alberghiere e ricettive»: questo il commento senz’appello del presidente della Sezione terme e turismo di Confindustria Padova, Gian Ernesto Zanin e la richiesta al Sindaco di Abano Luca Claudio, alla vigilia del Consiglio comunale che dovrebbe deliberare le modifiche al regolamento per l’imposta di soggiorno, unitamente alle aliquote Tasi (tributo servizi indivisibili) e alle tariffe Tari (tassa rifiuti). La posizione degli albergatori di Confindustria Padova è stata illustrata anche dalla vice presidente Giulia Zanettin: «esprimiamo ferma contrarietà ad una proposta che rischia di vanificare ogni ragionevole sforzo di ripresa. Il mancato confronto con gli operatori denota poca volontà nel cercare soluzioni condivise che tengano conto delle difficoltà del settore e rischia di rivelarsi un serio boomerang».

Zanin parte da un dato «che fa giustizia di tante statistiche parziali: negli ultimi 6 anni (2008-2013) le presenze di turisti nel bacino termale euganeo sono diminuite dell’8,4%: vuol dire 270.000 giornate di presenza perse, soprattutto di stranieri (-11,9%), pari a 179.413 presenze in meno». «Le imprese hanno ristrutturato, ridotto i prezzi, cercato un difficile riposizionamento, ma i margini sono all’osso. La decisione di Abano rischia di vanificare l’impegno comune e di mettere definitivamente in ginocchio un pezzo importante della nostra ricettività alberghiera».

Da una prima valutazione tecnica emerge infatti che, contrariamente a quanto affermato dal Comune, l’introduzione della Iuc (imposta unica comunale) e la determinazione delle nuove aliquote su Tasi, Imu e Tari aumenterà ulteriormente il livello del prelievo sugli alberghi e le strutture ricettive aponensi. «Bisogna smettere di dire che il turismo è la prima risorsa e poi continuare a tassare. Molti imprenditori stanno già pagando di tasca propria la tassa di soggiorno e pur di non perdere prenotazioni e accordi con i tour operator, saranno ancora loro ad accollarsi la maggiore imposta».

Secondo Zanin, che ha richiesto un incontro urgente al sindaco di Abano e un confronto sugli stessi temi al sindaco di Montegrotto, «non c’è più spazio per soluzioni improvvisate ma serve il lavoro comune di tutti per rimettere al centro l’impresa turistica unico motore di sviluppo». «Chiediamo al sindaco Claudio e al Consiglio Comunale la responsabilità e la ragionevolezza di una pausa di riflessione. Di convocare con urgenza un tavolo con gli albergatori di Confindustria Padova per un esame organico dell’impianto della tassazione sugli alberghi. È giusto per esempio che anche le camere non occupate paghino la Tasi? È equo che anche gli alberghi chiusi paghino la Tari come se producessero rifiuti?».