Al Teatro Del Monaco recital bachiano della pianista canadese con la Camerata Academica Salzburg
di Giovanni Greto
Nell’accogliente ed acusticamente impeccabile teatro Comunale “Mario del Monaco” di Treviso, la pianista canadese Angela Hewitt ha eseguito un programma di 5 concerti di J. S. Bach, affiancata dalla Camerata Academica Salzburg. Ciò che ha colpito al primo sguardo è stata la sicurezza carismatica nel dirigere un organico sostanzioso sedendo alla tastiera. A seguire, la scomparsa dell’addetto a girare lo spartito, sostituito da un piccolo tablet.
I concerti per clavicembalo solista sono frutto di un approfondito studio di trascrizione e di revisione delle scritture e del fraseggio, da concerti composti per altri strumenti, alcuni andati perduti, come nel caso del Concerto in re minore BWV 1052, originalmente per violino, che ha concluso la gioiosa serata, l’unico ad essere eseguito dalla Hewitt senza l’ausilio del tablet. Influenzato dallo stile di Antonio Vivaldi, preferito rispetto a quello sul modello dei concerti grossi di Arcangelo Corelli, quando cominciò a scrivere concerti suoi Bach non si limitò ad imitarlo, ma infuse nella struttura un contenuto completamente nuovo. Appartenenti per la maggior parte al periodo di Lipsia (1723-1740), durante il quale i figli del Kantor chiedevano composizioni ad effetto, specialmente per le loro esibizioni al Collegium Musicum, i concerti hanno una particolare importanza musicologica, perché costituiscono l’inizio della storia del concerto per tastiera.
Nel Concerto n. 5 in fa minore BWV 1056, che ha concluso la prima parte della serata, è particolarmente percepibile il carattere violinistico originario, con un frequente utilizzo del pizzicato, delicatissimo, che ha evidenziato una estrema musicalità.
Definita “la più importante interprete di Bach dei nostri tempi” (The Guardian) e “la pianista che definirà Bach al pianoforte per gli anni a venire” (Stereophile), la Hewitt ha incantato la platea grazie ad un suono limpido, un tocco leggero ed una tecnica impressionante che fa apparire semplici le situazioni più difficili ed intricate. Fondata nel 1952 da insegnanti e studenti del Mozarteum, la Camerata Salzburg – camerata in omaggio alla Camerata fiorentina del Rinascimento – si è imposta sul panorama musicale internazionale e annualmente organizza un proprio festival, durante il quale dal 1987 mette in programma una serie di concerti alla Konzerthaus di Vienna. Dopo quasi 90 minuti di notevole intensità, la Hewitt si è congedata dalla platea eseguendo il movimento conclusivo del Concerto in re maggiore.