Adunata nazionale degli alpini 2014: a Pordenone per la prima volta

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FVG-manifesti-87-adunata-alpini-pordenone-ilnordestSerracchiani: «la Regione è pronta per accogliere la Famiglia Alpina»

Con orgoglio, rispetto e simpatia la Regione Friuli Venezia Giulia, la città e la provincia di Pordenone ma anche tutto il territorio regionale, sono pronti ad accogliere la prossima 87.ma Adunata nazionale degli Alpini, per la prima volta nella sua storia (una storia di incontri annuali nata nel 1920) ospitata nel capoluogo della Destra Tagliamento. Orgoglio, rispetto e simpatia, come al municipio di Pordenone ha ricordato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, per un’Adunata che di fatto rappresenta un momento di popolo, un momento – in tempi delicati per il nostro Paese – per ritrovare quei valori di cui l’Italia ha bisogno, per iniziare veramente ad alzare la testa.

Gli Alpini, quelli in servizio e quelli in congedo («ma sempre attivi nel campo della custodia dei valori», come ha indicato il comandante delle Truppe Alpine, il friulano Alberto Primicerj) che assieme sono oggi sempre più una grande famiglia e che «meritano il nostro rispetto, poiché testimoniano di essere il meglio del nostro Paese – ha sottolineato Serracchiani – e per questo motivo l’amministrazione regionale tiene particolarmente a questa vostra presenza a Pordenone, città nella quale sarete davvero a casa vostra».

La Famiglia Alpina continua ad essere esempio di responsabilità e senso civico, hanno sottolineato il presidente della Provincia ed il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani e Claudio Pedrotti, come conferma anche il motto utilizzato per la prossima adunata, “Alpini, un esempio per l’Italia”, voluto «senza retorica, dunque operando con attenzione ai valori sociali e per il rispetto dell’ambiente, e senza presunzione, non credendoci certo migliori degli altri», ha indicato don Bruno Fasani, direttore del mensile dell’ANA “L’Alpino”, nato ad Udine nel 1919 per iniziativa di tre ufficiali in congedo dell’8.o Alpini.

FVG 87 adunata nazionale alpini pordenone bandiere 1Sarà un’Adunata che vuol essere non solo una festa, ma anche «una presa di coscienza, ricordando il passato e assumendosi responsabilità per il tempo presente», è stato sottolineato, responsabilità assunte però, in un momento in cui il Paese ha forse perso un certo senso della misura, «da donne e uomini normali», nella speranza e con l’auspicio, ha indicato il presidente nazionale dell’Associazione Alpini, Sebastiano Favero, che magari il presidente del Consiglio dei ministri possa essere presente il prossimo 11 maggio a Pordenone, per capire il significato di cosa vuol dire un’Italia vera, che opera e lavora, che anche attraverso le nuove generazioni sia in grado di crescere e di far crescere i propri valori e la propria identità.

Alla presentazione dell’evento sono intervenuti anche il presidente del Comitato organizzatore dell’Adunata, Nino Geronazzo, il presidente della Sezione ANA di Pordenone Giovanni Gasparet, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop.

TurismoFVG, per conto della Regione, ed il Comitato organizzatore dell’Adunata nazionale degli Alpini a Pordenone (CoA), hanno siglato la convenzione per l’intervento finanziario di sostegno della Regione alla manifestazione che dovrebbe poter vedere giungere nella Destra Tagliamento quasi mezzo milione di persone. La convenzione è stata sottoscritta dal vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, dal presidente del CoA, Nino Geromazzo, e dal direttore generale (facente funzione) di TurismoFVG, Michele Bregant.

Ma al di là del dato economico – a fronte di un impegno finanziario stimato dall’ANA in circa 2 milioni di euro, la Regione contribuirà con 800.000 euro, che serviranno per l’organizzazione logistica della manifestazione e dei servizi correlati, ma anche per predisporre punti d’informazione a disposizione di partecipanti e turisti, nonché per favorire, da parte di ANA, la promozione dell’immagine della regione, con la predisposizione di pacchetti turistici, attività ed eventi – l’Adunata per Pordenone e l’intero Friuli Venezia Giulia rappresenterà, è stato affermato, un momento importante e determinante, in cui la città e la regione vogliono esprimere tutto l’orgoglio e la vicinanza, sempre stretta, tra gli Alpini e questo territorio.

Un Friuli Venezia Giulia ed un’area pordenonese da sempre “terra di Alpini”, la cui unione naturalmente si consolidò e si cementò dopo il terremoto del 6 maggio 1976, nei duri mesi di assistenza e di ricostruzione di un Friuli devastato ma che seppe risollevarsi, anche grazie alla Famiglia Alpina.