Visita ai cantieri dei responsabili della società assieme agli assessori Santoro e Chisso
Vanno avanti spediti i lavori del primo lotto della terza corsia sulla A4 Venezia Trieste, un cantiere nel quale lavorano quasi 400 persone e più di trenta imprese. Un’attività che nonostante le condizione atmosferiche non sempre favorevoli è in anticipo sui tempi previsti dal cronoprogramma.
Lo ha potuto verificare di persona l’assessore regionale alle infrastrutture del Friuli Venezia Giulia e soggetto attuatore per la terza corsia, Mariagrazia Santoro, che ha partecipato a un sopralluogo ai lavori, preceduto da un incontro tecnico con l’assessore regionale ai trasporti del Veneto, Renato Chisso. «In qualità di soggetto attuatore – ha affermato Santoro – ho potuto apprezzare l’alta professionalità dei tecnici di Autovie Venete e la proficua collaborazione fra Veneto e Friuli Venezia Giulia per portare a casa un risultato fondamentale per i nostri territori: la realizzazione di un’infrastruttura che è, a tutti gli effetti, un corridoio europeo utilizzato da tutta l’Italia».
Soddisfatto dello stato di avanzamento delle opere, l’assessore Chisso ha auspicato un avvio, in tempi brevi, anche del secondo lotto: «lavoreremo insieme questo è certo, per superare eventuali ostacoli ma soprattutto per fare massa critica e quindi far sentire forte la nostra voce». Alla riunione, oltre agli assessori erano presenti Silvano Vernizzi e Giuseppe Fasiol di Veneto Strade, mentre per Autovie Venete, affiancavano il presidente Emilio Terpin l’amministratore delegato Maurizio Castagna, il responsabile unico del procedimento Enrico Razzini, il direttore area realizzazioni Renzo Pavan, il direttore dei lavori Denis Padoani, alcuni tecnici e Tiziano Prior, direttore del cantiere in rappresentanza dell’Associazione temporanea d’impresa (Impregilo S.p.a. – Mandataria -, Impresa di Costruzioni Ing. E. Mantovani S.p.a.; Consorzio Veneto Cooperativo S.c.p.a.; So.Co.Stra.Mo S.r.l.; e Carron Cav. Angelo S.p.A.) che realizza i lavori.
Duplice l’obiettivo perseguito dalle due regioni: intensificare la sinergia sul piano politico per sviluppare un’intensa attività di pressing nei confronti del Governo finalizzata a ottenere le risorse necessarie a realizzare l’opera e incrementare quella operativa sia con Friuli Venezia Giulia Strade sia con Veneto Strade, strutture di fatto complementari alla Concessionaria per quanto riguarda la gestione della viabilità.
Nove cavalcavia (di cui sei dotati di pista ciclabile), 5 sottopassi, 21 bacini di lagunaggio per il trattamento delle acque e 4 ponti, uno dei quali – quello sul fiume Piave – è costituito da due manufatti indipendenti in acciaio e calcestruzzo, uno per ciascuna carreggiata. Quello in direzione Trieste, a 7 campate, è lungo 672 metri, mentre quello in direzione Milano, a 8 campate, arriva a 740 metri. Tutti i lavori, è stato sottolineato, sono stati realizzati senza mai interrompere il flusso di traffico «cosa non semplice – ha sottolineato Castagna – soprattutto in un tratto come questo dove i transiti di mezzi pesanti sono molto elevati». E sull’incremento del traffico si è soffermato il presidente di Autovie Emilio Terpin, secondo il quale «la ripresa della mobilità – soprattutto delle merci – è un segnale positivo per l’economia. Per non perdere il treno un’altra volta abbiamo bisogno anche di infrastrutture adeguate, per questo è indispensabile completare la terza corsia».