Nasce lo sportello per il friulano con il compito di agevolare la diffusione e la conoscenza della lingua locale
La regione Friuli Venezia Giulia e l’Agenzia regionale per la lingua friulana (ARLeF) hanno sottoscritto a Udine una convenzione per l’attivazione dello sportello per il friulano che garantirà per un anno consulenza linguistica negli uffici della Pubblica amministrazione, soprattutto nei Comuni di minori dimensioni; agevolerà l’uso della lingua minoritaria da parte della Regione provvedendo alle traduzioni e all’interpretariato durante le sedute del Consiglio regionale; coordinerà, insieme al Servizio corregionali all’estero e lingue minoritarie, l’attività degli sportelli linguistici e avrà come obiettivo la piena attuazione delle leggi in materia di tutela della lingua friulana. Per il funzionamento dello sportello la Regione ha destinato all’ARLeF 75.000 euro, provenienti dalle assegnazioni statali (legge n. 482/1999).
L’incontro, al quale hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alla cultura, Gianni Torrenti, e il direttore dell’ARLeF, Lorenzo Fabbro, è servito anche al confronto e alla presentazione dei prossimi progetti e iniziative dell’ARLeF. Nello specifico, all’assessore è stato illustrato il Piano generale di politica linguistica dell’ARLeF per il prossimo quinquennio: un documento corposo e ambizioso che, come sottolineato dall’assessore Torrenti con soddisfazione, è stato scritto e approvato dal nuovo cda dell’agenzia in meno di due mesi. Il Piano comprende una fotografia puntale della percezione sociale delle questioni di tutela del friulano e le proposte di lavoro. L’ARLeF intende promuovere l’uso pubblico della lingua (cartellonistica stradale, promozione pubblicità), monitorare la qualità degli interventi, seguire l’attività degli sportelli linguistici; sostenere l’istruzione (con risorse e fornitura del materiale didattico) e la formazione degli insegnanti; incrementare l’uso del friulano nei mezzi di comunicazione privati e pubblici (a tal proposito l’assessore Torrenti ha ribadito la necessità della permanenza in Friuli Venezia Giulia del Centro di produzione Rai di Trieste proponendo nel contempo la collaborazione con il Centro regionale di produzione televisiva); implementare l’uso delle nuove tecnologie (piattaforma multimediale e quotidiano on line), etc..
L’ARLeF dedicherà l’attenzione anche al controllo e alla valutazione dei risultati delle varie azioni di politica linguistica. In tale ambito considera il servizio offerto da Radio Onde Furlane in marilenghe (e di Radio Spazio 103) di grande impatto e sostitutivo di quello pubblico, che manca: l’emittente radiofonica meriterebbe quindi tutta la necessaria attenzione, è stato detto.
All’incontro si è parlato anche della possibilità di organizzare il festival internazionale della musica in lingua minoritaria Liet, il cui evento principale si svolgeva fino l’anno scorso nei Paesi Bassi, a Udine. L’iniziativa che richiede un notevole impegno organizzativo, darebbe molta visibilità al Friuli Venezia Giulia con conseguente importante ricaduta economica sul territorio.