Provincia di Bolzano, via libera a 93 milioni di sgravi fiscali per famiglie e imprese

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PAB-Arno-Kompatscher-ilnordestLa Giunta delibera tagli all’Irpef e all’Irap, oltre alle imposte su “prima casa” ed immobili. Tagli compensati con risparmi di spesa

In provincia di Bolzano prosegue la discussione sul bilancio di previsione 2014 e la legge finanziaria collegata.

La Giunta provinciale ha fissato alcuni paletti riguardanti gli sgravi fiscali per famiglie e imprese annunciati nel programma di governo del nuovo esecutivo. «In totale – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – la Provincia rinuncerà a 93 milioni di euro di entrate. Questi minori fondi verranno spalmati tra il bilancio 2014, con 60 milioni di euro, e il bilancio 2015, con i restanti 33 milioni di euro: la compensazione avverrà con la riduzione di alcuni capitoli di spesa pubblica considerati non essenziali».

Entrando nel dettaglio delle singole misure, Kompatscher ha parlato innanzitutto dell’addizionale IRPEF, con la creazione di una “no-tax area” al di sotto dei 20.000 euro: «in questo modo, ogni singolo cittadino residente in Alto Adige potrà risparmiare ogni anno 250 euro, che diventeranno di più se si calcola un nucleo familiare con più redditi. Questa misura comporterà minori entrate per 33 milioni di euro». Dalle famiglie alle imprese: ammontano a 5 milioni di euro gli sgravi sull’IRAP, che verrà indistintamente tagliata del 10%, tranne che per banche e assicurazioni. «Un piccolo ma importante segnale – ha sottolineato Kompatscher – in un ambito nel quale già in passato la Provincia ha rinunciato a ben 85 milioni di entrate». Ammontano a circa 20 milioni di euro, invece, le minori entrate derivanti dall’abbattimento dell’imposta comunale sugli immobili produttivi, e sono sostanziosi i risparmi anche sulla prima casa.

«Tassando tutti gli alloggi – ha spiegato Arno Kompatscher – si potrebbero incassare 44 milioni di euro, ma la nostra scelta è quella di liberare da ogni imposta le “prime case”, con esclusione di quelle considerate “di lusso”. Ciò significa che dei potenziali 44 milioni ne incasseremo solamente 9: i restanti 35 milioni sono soldi che restano nelle tasche dei cittadini”.

Per quanto riguarda le minori entrate dei comuni derivanti proprio dal taglio delle imposte sugli immobili, Kompatscher ha precisato che «la Provincia, in accordo con il Consorzio dei comuni, prevederà delle forme alternative di finanziamento a favore degli enti locali, recuperando risorse dalla contrazione della spese pubblica». Soddisfatte le parti sociali.