Un museo islamico a Venezia? No, grazie!

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Lavis Venezia 8 sett 2008 Guggenheim panorama ponte canal grande 1
Lavis Venezia 8 sett 2008 Guggenheim panorama ponte canal grande 1Letta in Qatar apre alla proposta degli arabi. Immediata la reazione dei contrari. Zaia: «Letta pensi alle vere emergenze del Paese e del Veneto»

Nel corso della sua visita in Qatar, il presidente del Consiglio Enrico Letta a Doha ha discusso, tra le altre cose, anche della possibilità di realizzare un museo islamico a Venezia: nel corso di una conferenza stampa, Letta ha affermato di “aver preso l’impegno di esplorare l’opportunità di costruire un museo islamico a Venezia nel Canale grande.

Ne abbiamo discusso di questa opportunità, dobbiamo vedere e fare una valutazione profonda di questo progetto».

Tanto è bastato per fare scattare l’immediata reazione degli amministratori locali del Veneto. Per il governatore Luca Zaia «sorprende che il presidente del Consiglio, Enrico Letta di fronte alle enormi emergenze del Paese, abbia soldi da buttare per fare un museo islamico a Venezia. Pensavo che le priorità fossero altre e la dichiarazione del premier sulla necessità di un museo islamico mi sembra il segno di un Paese ormai allo sbando di fronte a emergenze epocali». Zaia rincara guardando alla situazione del maltempo che in molte zone del Veneto ha fatto scattare situazioni d’emergenza: «se Letta è così preso dalla voglia di spendere, che aiuti i veneti che in queste ore stanno fronteggiando le piene dei fiumi e lottando, con la corrente elettrica che peraltro va e viene, contro vere e proprie montagne di neve. Di questo c’è bisogno, altro che di musei. Sono stupefatto che con tutti i problemi che l’Italia ha, disoccupazione alle stelle, imprese che chiudono o delocalizzano per l’eccesso di fisco e di adempimenti, la peggior crisi economica dal dopoguerra, famiglie ridotte alla povertà, criminalità che la fa da padrone in intere zone d’Italia, spreconi che continuano a mangiare il reddito prodotto dalle regioni virtuose si possa anche solo lontanamente pensare a mettere soldi in un nuovo e inutile museo quando abbiamo l’intero settore dei beni culturali, e l’intera Venezia, a rischio. E’ questa la priorita? Mah».

A dar manforte alla chiusura di Zaia, altri esponenti di spicco del Carroccio veneto. «Se il museo islamico si farà, ci piazzeremo giorno e notte davanti al cantiere e ostruiremo i lavori, dormiremo e mangeremo lì, dovranno portarci via con la forza e quando ci avranno portato via torneremo» afferma l’eurodeputato leghista Lorenzo Fontana non ci sta e attacca il premier Enrico Letta: «la Lega non permetterà mai uno scempio del genere, il Veneto vuole l’indipendenza, non musei islamici». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’altra eurodeputata: per Mara Bizzotto: «l’apertura di Letta è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Non permetteremo mai di costruire un museo islamico a Venezia: siamo pronti alle barricate per fermare un simile progetto».