“Ex Novo Musica” taglia il traguardo del primo decennio

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ex-novo-ensemble-venezia-ilnordest
ex-novo-ensemble-venezia-ilnordestAppena conclusa la seconda parte della stagione concertistica veneziana
di Giovanni Greto

Si è appena conclusa la seconda parte di “Ex Novo Musica”, stagione concertistica nata nel 2004 con il sostegno di prestigiose istituzioni culturali veneziane. “Tutto era cominciato da una manciata di concerti che avevamo organizzato per festeggiare i 25 anni di attività dell’Ex Novo Ensemble”, scrive nell’introduzione all’accurato ed esaustivo catalogo il compositore Claudio Ambrosini, presidente dell’Ensemble.

Sette i concerti ascoltati tra le sale Apollinee del teatro la Fenice (5) e il Conservatorio Benedetto Marcello (2), dai quali sono emerse dieci prime esecuzioni assolute commissionate in prevalenza dall’organico veneziano. Come dichiara il curatore del catalogo e pianista dell’Ex Novo, Aldo Orvieto, «il progetto di “Ex Novo Musica” ha scelto come spirito guida il tratteggiare un quadro poliedrico mai sazio di “aperture”. Abbiamo voluto evitare la scelta di specializzazioni in un unico ambito tecnico, stilistico, interpretativo, cercando di offrire al nostro pubblico delle performance concertistiche non solo competenti, ma di grande impatto emotivo, che sollecitassero negli spettatori quell’attenzione atta a favorire la creazione di nuovi gusti musicali».

Il bilancio è senza dubbio positivo. Ogni appuntamento proponeva compositori più e meno conosciuti. Nel decennale della morte di Luciano Berio (1925-2003) l’Ensemble è riuscito a mostrare come un compositore contemporaneo sia in grado di mantenere una linea di contatto con i classici: nella serata a lui dedicata, con un maestro dell’età barocca come Antonio Vivaldi (1678-1741). Da elogiare inoltre, sia le interpretazioni che celebravano il centenario della nascita di Benjamin Britten (1913-1976), sia quelle nel cinquantenario della morte di Francis Poulenc (1899-1963) e del centenario della nascita di Witold Lutoslawski (1913-1994). Lungo e festoso, il 4 dicembre, il concerto che festeggiava i dieci anni di “Ex Novo Musica”. Alle Apollinee si sono ascoltate sei prime esecuzioni assolute e una prima italiana, tutte composte tra il 2011 e il 2013, sia da compositori giovani come Rune Glerup (1981) e Raffaele Grimaldi (1980) che degli affermati Ivan Vandor (19329, autore di un’interessante “Invenzione a sei voci” e Giacomo Manzoni (1932), il quale con il suo “Ex Novo” ha voluto esprimere sia la dedica al gruppo, sia una certa innovazione nella struttura compositiva, che potrebbe schiudere nuovi orizzonti da esplorare. Atteso, non poteva mancare un pezzo di Claudio Ambrosini, che ha voluto dedicare all’elemento basico della laguna “Algario. Piccola antologia subacquea per clarinetto, viola e percussione”.

La rassegna ha permesso infine di conoscere da vicino la scrittura del leccese Ivan Fedele, attuale direttore della Biennale Musica, in una serata che gli ha reso omaggio anche nella scelta del brano introduttivo, il “Quintetto in fa minore op. 34(1862/65)” di Johannes Brahms, a lui particolarmente caro. Guardando i singoli concerti, ognuno è brillato di luce propria, inserendosi alla perfezione nella stesura del cartellone, stimolando l’ascoltatore a nuovi ascolti e dimostrando come i compositori contemporanei abbiano anch’essi studiato, subendone l’influenza, i grandi maestri del passato.

Lunga vita, dunque, all’Ex Novo Ensemble e a “Ex Novo Musica”, nella certezza che l’amore per la musica, la passione e lo studio del proprio strumento, lo stimolo a confrontarsi, continueranno a rendere la rassegna una delle più comprensive ed apprezzate nell’ambito della nuova musica contemporanea.