A piccoli passi, si estende la copertura della radio digitale DAB da parte delle reti nazionali

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digital radio DAB FVG Veneto orientale 1Rimane deficitaria la copertura delle emittenti locali, specie in Trentino Alto Adige, realtà “pioniera” della trasmissione in digitale

Prosegue a piccoli passi la copertura del territorio nazionale della radio digitale da parte delle reti nazionali. Da poco tempo, la copertura del NordEst si è estesa al Veneto orientale e al Friuli Venezia Giulia: dalla fine di dicembre 2013 è stato attivato il nuovo impianto Club Dab Italia in provincia di Udine, che espande la copertura del Nord Italia a buona parte del Friuli Venezia Giulia dando continuità alla copertura outdoor anche ai principali assi autostradali, coprendo da Venezia, con tutti i lidi e l’autostrada, fin quasi a Trieste.

In questo modo, si è estesa la ricezione in digitale dei programmi radio ad un altro milione di ascoltatori potenziali per Radio DeeJay, m2o, R 101, Radio 24 – Il Sole 24 Ore, Radio Capital, Radio Maria, Radio Radicale, RDS Radio Dimensione Suono, Kc1 test, Kc2 test, Kc3 test in Digitale.

copertura DAB TAA 1L’estensione dei servizi prosegue anche in Trentino Alto Adige, che ha svolto la funzione di apripista all’attivazione delle trasmissioni della radio digitale in Italia. La Rai altoatesina RAS ha acceso 4 nuovi impianti nell’area di Bolzano, in Oltradige e Bassa Atesina. A Bolzano si arriva alla ricezione di 52 programmi radio in digitale, nella parte sud dell’Alto Adige oltre 70. Per il 2014 la RAS pianifica un ulteriore ampliamento della rete con 10 nuovi ripetitori, in parallelo all’ampliamento dell’offerta prevista sul territorio provinciale anche dai gestori delle radio locali. Non solo: la RAS si è accordata con RTL 102,5 per entrare nel MUX di RAS al fine di estendere la trasmissione dell’emittente in tutto il Tirolo austriaco. La RAI ha acceso il nuovo impianto di cima Penegal, a copertura l’intera città di Bolzano e gran parte della provincia di Bolzano, ed in continuità con le coperture del Trentino da Paganella, Ravina, Rovereto e Penegal per l’appunto. In onda 3 nuovi programmi “locali”: Rai Sender Bozen, Rai 1 DBTAA e Rai 2 DBTAA. Gli ultimi due evitano agli ascoltatori di dover commutare da digitale ad FM per poter ascoltare i notiziari locali. Purtroppo, sui canali Rai locali stranamente continua a mancare le informazioni in Teletext, che costituiscono una delle caratteristiche più interessanti delle trasmissioni in digitale.

Quanto alle altre emittenti, Euro DAB Italia (RTL102.5, Radio Italia SMI, Radio Padania etc) hanno ricevuto l’autorizzazione provvisoria dal Ministero per accendere in provincia di Bolzano. Per poter andare in aria ci sono ancora alcuni passaggi chiave quali le autorizzazioni locali e l’acquisto e l’installazione dell’hardware tuttavia è comunque una notizia positiva. Se per le emittenti nazionali investono sul Dab, poco fanno le emittenti locali del Trentino Alto Adige per adeguare la copertura del territorio regionale: da dicembre dello scorso anno, quando accesero in Paganella, nulla più è stato fatto, eppure il consorzio locale DBTAA Digital Broadcasting Trentino Alto Adige che raggruppa il fior fiore dell’emittenza trentina (Anaunia, Digi-One, Dolomiti, Gamma, Italia anni ’60, NBC, Primiero, RTT, Sudtirol1, Tirol e InBlu) ha ottenuto un intero blocco di frequenze in banda III (nella “preziosa” banda televisiva, giusto per intenderci), ma al di fuori di Trento e dintorni queste emittenti in digitale sono irricevibili. Forse Rovereto, Riva del Garda, la Valsugana, le valli di Non, Sole, Fiemme e Fassa non siano parte dell’accordo per cui il Ministero, assegna preziosi blocchi di frequenze pregiate in cambio del fattivo impegno ad erogare il servizio? O che i residenti di queste aree del Trentino non abbiano lo stesso potere di acquisto della città di Trento? E sì che la provincia di Trento dovrebbe assicurare il medesimo trattamento a tutti i propri cittadini…