Crisi Electrolux, difficoltà che vengono dal sistema Paese

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giuseppe bortolussi
giuseppe bortolussiBortolussi: «non devono essere solo gli operari a pagare problemi che derivano dall’inefficienza dello Stato»

La crisi Electrolux (e con essa quella di tantissime altre migliaia d’imprese, piccole, medie e grandi) non viene dalla sera alla mattina, ma affonda le radici nel tempo, nell’incapacità di legioni di pubblici amministratori, elettivi e non, di fare funzionare bene lo Stato e le sue articolazioni locali.

Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario dell’Associazione artigiani di Mestre, «una cosa è certa: in un Paese dove l’energia elettrica costa quasi il 30% in più della media dell’area dell’Euro, il contributo delle imprese all’ammontare del gettito fiscale nazionale è superiore di oltre 4 punti la media degli altri Paesi, la burocrazia è sempre più asfissiante, la giustizia presenta dei tempi biblici e il deficit infrastrutturale è spaventoso, nella vertenza Electrolux gli unici a pagare, probabilmente, saranno gli operai, sui quali incombe una drastica riduzione delle retribuzioni. Eppure, in Italia il costo del lavoro risulta essere ben al di sotto di Paesi come la Francia e la Germania e superiore alla media dell’area dell’euro solo del 7,3%».

I risultati emersi dalle comparazioni effettuate dall’Ufficio studi della CGIA confermano la tesi sostenuta da Bortolussi. Ecco i risultati di questi confronti.

Costo del lavoro: nel settore manifatturiero italiano, il costo orario è pari a 34,18 dollari, contro i 45,79 della Germania e i 39,81 della Francia. Tra i maggiori paesi dell’Unione europea, solo la Gran Bretagna presenta un costo orario inferiore a quello italiano: 31,23 dollari. Rispetto ai paesi dell’ex blocco sovietico, l’Italia scontia un differenziale ancora molto elevato, ma nei confronti dei paesi omologhi all’Italia il costo del lavoro italiano non è eccessivamente differente.

Costo energia elettrica: le medie e grandi imprese italiane pagano l’energia elettrica il 28,7% in più della media dei paesi dell’area dell’euro. Se in Italia il costo per ogni 1.000 Kwh è di 113,6 euro, in Francia è quasi la metà: 66 euro.

Tasse: l’incidenza della tassazione “prodotta” dalle imprese italiane sul totale del gettito è in Italia pari al 16,7%: ben 4,1 punti percentuali in più della media dei Paesi che appartengono all’area della moneta unica.

Costo per esportare un container: se in Italia esportare un container costa ad una impresa mediamente 1.195 dollari, rispetto alla media Ue si pagano il 14,5% in più. Solo la Francia, con 1.335 dollari, presenta un costo superiore a quello italiano.

Numero giorni per risoluzione dispute commerciali: anche in riferimento ai tempi della giustizia, l’Italia sconta un gap molto preoccupante. Per risolvere una causa giudiziaria di natura commerciale sono necessari mediamente 1.185 giorni. Quasi il doppio (+90,5%) del tempo necessario nei paesi dell’area dell’euro.

Numero giorni per ottenere un permesso di costruzione (capannone): se in Italia sono necessari 234 giorni per ottenere un permesso per costruire un immobile ad uso industriale, nell’area dell’euro bastano mediamente 201 giorni.

Numero giorni per allacciamento rete elettrica: per ottenere l’allacciamento alla rete elettrica sono necessari 124 giorni, ben 22 giorni in più della media Ue. Solo in gran Bretagna i tempi sono più elevati di quelli italiani: 126.


COSTI E DIFFICOLTA’ DI FARE IMPRESA IN ITALIA

INDICATORI

Italia

Germania

Francia

Gran Bretagna

AREA EURO

GAP Italia-Area Euro (var. %)

Costo del lavoro nel settore manifatturiero –
Anno 2012 – (in $ per ora) (1)

34,18

45,79

39,81

31,23

31,84

+7,3

Costo energia elettrica per

medie-grandi imprese – I SEM 2013
(in € per 1.000 Kwh) (2)

113,6

106,4

66,0

101,2

88,3

+28,7

Contributo imprese al gettito –

Anno 2011 –
(tasse su imprese/totale gettito in %) (4)

16,7

11,7

10,4

12,0

12,6

4,1 punti % in più

Costo per esportare un container
(in $) (5)

1.195

905

1.335

1.005

1.044

+14,5

Numero giorni per risoluzione dispute commerciali (5)

1.185

394

395

437

622

+90,5

Nr. gg. per ottenere un permesso

di costruzione (capannone) (5)

234

97

184

88

201

+16,4

Nr. gg. per allacciamento

a rete elettrica (5)

124

17

79

126

102

+21,6

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Eurostat, IFC-Banca Mondiale (Doing Business 2014), U.S. Bureau of Labor Statistics

Note:

1) Area euro calcolata come media semplice di 13 paesi per cui erano disponibili i dati.

2) Fascia di consumi annui utenti industriali compresa tra 70 mila MWh e 150 mila MWh.

3) Fascia di consumi annui utenti industriali compresa tra 1 milione di GJ e 4 milioni di GJ.

4) Le imposte considerate sono: IRAP, IRES, quota di IRPEF attribuibile ai lavoratori autonomi, ritenute sui dividendi e sugli interessi, imposte da capital gain. Nono sono invece considerate altre forme di prelievo per le quali non è possibile effettuare un confronto omogeneo con gli altri paesi (IMU, tributo sulla pubblicità, tasse auto pagate dalle imprese, accise, diritti camerali).

5) Area euro calcolata come media semplice.