La compagnia porta in scena in prima assoluta Don Q, coreografia di Eugenio Siciliano
La stagione di danza della Fondazione Teatro Comunale di Bolzano si apre mercoledì 29 gennaio 2014 (ore 20) con una delle più rinomate compagnie di danza italiane: Aterballetto.
Due le coreografie in programma: workwithinwork, firmata da William Forsyte, mostro sacro della danza contemporanea ma ancora mai rappresentato sul palcoscenico del Teatro Comunale di Bolzano, e Don Q. – Don Quixote de la Mancha, una nuova creazione di Eugenio Scigliano, coreografo che ha collaborato più volte con Aterballetto.
workwithinwork prende le mosse dai movimenti di un uomo che piega le braccia verso l’alto, mentre il suo corpo si estrania, arcuandosi in un andamento ripreso immediatamente dai ballerini dietro di lui. Un flusso quasi incessante di movimenti prende quindi vita propria: una corrente fluida e vorticosa che sembra plasmare a proprio piacimento le traiettorie sul palco, guidata dai ritmi incalzanti dei “Duetti per due violini, vol. 1”(1979 – 1983) di Luciano Berio. Scenografia e Luci di William Forsythe. Costumi di Stephen Galloway. Messa in scena di Francesca Caroti e Allison Brown
Don Q., dedicato alla figura di Don Quixote, è una prima assoluta. In questo lavoro di Eugenio Scigliano l’antieroe di Cervantes assume connotazioni contemporanee tra visioni oniriche e percezione di un contesto d’azione reale. Emerge, da un impianto scenico sospeso fra il concettuale e il “puro visivo”, un uomo che da un lato “sopravvive” alla decadenza del suo tempo grazie alla sua stessa follia e dall’altro “vive” in virtù dei sentimenti più nobili e universali: amore ed amicizia. L’ingegnoso Hidalgo diventa così metafora inquieta dell’artista in equilibrio instabile fra la realtà e l’immaginario da lui stesso creato. Anche la scelta musicale ricalca questa sorta di schizofrenia: a brani di musica classica spagnola si alternano le sperimentazioni sonore del finlandese Kimmo Pohjonen, quasi ad affermare l’universalità di un Don Quixote il cui spirito non omologato dovrebbe ispirarci, oggi più che mai. Costumi di Kristopher Millar and Lois Swandale. Luci di Carlo Cerri.
Scigliano, nato a Cosenza, ha iniziato i propri studi di danza con maestri provenienti dall’Opera di Bucarest e si è perfezionato alla Scuola del Balletto Nazionale del Canada. Rientrato in Italia ha debuttato nel Balletto di Toscana nel 1986; successivamente ha collaborato come solista con l’English National Ballet. Nella metà degli anni Novanta ha creato le sue prime coreografie. Dal 2004, conclusa l’esperienza di danzatore, svolge attività di coreografo per Aterballetto e altre compagnie.
Aterballetto è la principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e la prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche. Nata nel 1979, preceduta dall’esperienza della Compagnia di Balletto dei Teatri dell’Emilia Romagna diretta da Vittorio Biagi, è formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili. Aterballetto gode di ampi riconoscimenti anche in campo internazionale.
Dopo Amedeo Amodio, che l’ha diretta per quasi 18 anni, dal 1997 al 2007 la direzione artistica è stata affidata a Mauro Bigonzetti, che in seguito ha assunto il ruolo di coreografo principale, e poi a Cristina Bozzolini. Aterballetto ha oggi assunto il profilo di compagnia di balletto contemporaneo che ha come elemento fondante della propria identità artistica l’impegno a sostenere e sviluppare l’arte della coreografia e il linguaggio assoluto della danza, intesa come dinamica e forma nello spazio, incarnazione di risonanze espressive e estetiche, dialettica con la musica.