I tre chitarristi acustici presentano con ECM Records gli ultimi 10 pezzi composti da Muthspiel e Towner
di Giovanni Greto
E’ un disco che ti prende fin dal primo brano, il delicatissimo ‘The Henrysons’ di Wolfgang Muthspiel, ti circonda, ti affascina, ti fa provare qualcosa, ti fa pensare alla bellezza.
Rimani catturato e non c’è pericolo che il tuo dito pigi il tasto dello stop. Tre chitarristi acustici, Ralph Towner, Wolfgang Muthspiel, Slava Grigoryan che già avevano precedentemente inciso per un’altra etichetta, approdano alla ECM, anche se Ralph Towner ne è sempre stato un nome di punta. Impeccabile come sempre l’incisione, per la quale è stato scelto l’Auditorium della radiotelevisione della Svizzera Italiana a Lugano. 10 pezzi, composti per metà da Muthspiel e per l’altra da Towner, alternati in scaletta fino al numero 6, mentre il 7 e l’8 sono entrambi di Muthspiel, il 9 e il 10 di Towner. Un dialogo gustoso, un affiatamento e un andamento ritmico da sogno.
Si riconosce Towner, senz’altro, quando si ode il suono della chitarra a 12 corde. Tra i pezzi riappare ‘Duende’, di Towner: un tema tenero, quasi sospeso, incline alla malinconia. E poi spazio all’improvvisazione, lucida, fantasiosa.
Un trio delle meraviglie, ovviamente appassionante dal vivo, che tuttavia sa farsi ascoltare anche da una seduta in studio. Se poi si accentuano i bassi dell’impianto stereo, tutto si fa ancora più brillante, avvolgente. Una sorta di ninna-nanna che fa pensare a come hai vissuto la tua vita, se sei stato felice oppure no, e a che cosa ti manca per raggiungere ciò che forse non hai il coraggio di cercare. Un accenno ad ‘Amarone trio’, un titolo, si suppone, dedicato al noto vino, durante la quale l’autore, Muthspiel, dà prova anche di una piacevole esposizione vocale del tema, all’unisono con la chitarra.