Primo concerto spaziante dal barocco alle musiche tardo rinascimentali
Venerdì 10 gennaio (ore 20.45) la sala della Società Filarmonica di Trento riapre per ospitare il primo concerto della Stagione 2014 ospitando un musicista d’eccezione come Giovanni Sollima nella duplice veste di violoncellista e compositore alla guida di un ensemble di soli violoncelli composta da Monika Leskovar, Hannah Eichberg, Amedeo Cicchese, Paolo Bonomini.
Nato a Palermo, Giovanni Sollima intraprende giovanissimo una brillante carriera internazionale di violoncellista collaborando con artisti quali Martha Argerich. La sua curiosità creativa lo spinge presto a esplorare altre frontiere nel campo della composizione attraverso contaminazioni fra generi diversi. Numerose le commissioni per teatri e orchestre di tutto il mondo. Rock, jazz, minimalismo anglosassone, musica antica e di area mediterranea sono la formula dello stile di Sollima, che si avvale di strumenti acustici occidentali e orientali, di strumenti elettrici ed elettronici e altri di sua invenzione. Suona un violoncello costruito a Cremona da Francesco Ruggeri nel 1679. Monika Leskovar ha studiato con Dobrila Berković-Magdalenić alla Elly Bašić Music School di Zagabria. Dal 1996 ha lavorato con Geringas alla “Hanns Eisler Hochschule für Musik” di Berlino, dove ha pure insegnato dal 2006 al 2010. Vincitrice di numerosi premi internazionali (Parigi, Vienna, Milano, Monaco) si è esibita con orchestre quali St. Petersburg Symphonic e Kremerata Baltica. Dal 2005 collabora con Giovanni Sollima. Hannah Eichberg è tra i musicisti più interessanti emersi dalla Corea negli ultimi anni. Trasferitasi a Berlino ha lavorato sotto la direzione di Abbado, Barenboim, Boulez e Rattle. Oggi è primo violoncello ospite della London Symphony Orchestra e suona nella Chamber Orchestra of Europe. Amedeo Cicchese (1988) si è diplomato al Conservatorio di Campobasso e ha frequentato l’Hochschule der Kunste di Berna sotto la guida di Antonio Meneses. Vincitore di più di 30 concorsi nazionali e internazionali è stato scelto da Riccardo Muti quale primo violoncello dell’Orchestra Cherubini. Paolo Bonomini (1989) si è diplomato al Conservatorio di Brescia con Perucchetti e perfezionato alla Hochschule der Künste di Berna con Meneses. Numerose le collaborazioni cameristiche con artisti quali Luca Ranieri e Mario Brunello. Nel giugno 2011 ha partecipato come finalista alla XIV edizione del concorso internazionale “Caikovski” di Mosca.
Un programma eterogeneo dalle sfaccettate suggestioni artistiche e musicali, che spazia dagli albori del Barocco italiano (Gesualdo, Rossi, Del Buono) al Settecento di Scarlatti spingendosi fino alla contemporaneità (Boccadoro, Sollima, D’Avalos) in cui narratore e interprete d’eccezione è il violoncello, strumento che più di tutti si avvicina alla voce umana, che presta il suo canto a compositori, forme e musiche del presente e del passato.