Interessante e originale mostra nelle sale del Castello del Buonconsiglio a Trento
Gli spazi espositivi del terzo piano di Castelvecchio, , la parte più antica del Castello del Buonconsiglio a Trento, ospitano fino al 4 maggio 2014 la mostra “Paesaggi lontani e meravigliosi.
L’antica Russia nelle stampe tesine del Museo Pushkin di Mosca”, che comprende oltre cento stampe di particolare interesse, scelte tra quelle presenti nel museo Pushkin di Mosca e nelle collezioni del Buonconsiglio. Si tratta di vedute delle principali città dell’impero zarista, affiancate da un interessante nucleo di illustrazioni di costumi russi, che, da un mondo ancora irraggiungibile e misterioso, posto al confine tra l’Europa e l’Oriente, portarono in Occidente, alla metà dell’Ottocento, immagini nitide e seducenti, che univano la certezza della veduta prospettica al fascino di architetture ed usanze sconosciute.
Un paese favoloso era la Russia immaginata dal resto d’Europa nel corso dell’Ottocento. L’infinita distanza, i territori sconfinati, il clima estremo delle pianure ghiacciate e delle notti senza tramonto, i molti popoli dai costumi sconosciuti ne facevano un miraggio, tinteggiato dalle suggestioni dell’Oriente. Meta avventurosa di un Grand Tour per pochi eletti, era per i più un nebuloso mistero. In una cultura come la nostra, in cui le immagini virtuali raggiungono tutti e largamente sostituiscono la realtà, è difficile comprendere come, nel corso di una storia millenaria, sia stato impossibile alla maggior parte delle persone non solo costruirsi una visione sufficientemente credibile di luoghi lontani, ma anche semplicemente di sognarli. Fu un fenomeno di portata straordinaria quello costituito dalla circolazione delle immagini a stampa, la cui vasta produzione travolse a partire dal Settecento la civiltà occidentale, raggiungendo ampi strati della popolazione, per la quale divenne il maggior veicolo di conoscenza e il più accessibile strumento di meraviglia.
Lo capì perfettamente Giuseppe Daziaro, commerciante trentino originario della valle del Tesino, che si trasferì in Russia alla fine degli anni Venti dell’Ottocento, aprendo grandi negozi di stampe a Mosca e a San Pietroburgo. Attorno al 1840 divenne editore e iniziò a produrre decine di immagini per illustrare l’impero del Nord, con la moderna tecnica della litografia, seducente ed economico sostituto della pittura. I fastosi palazzi dello zar, i giardini, i viali maestosi e le immense piazze, ma anche le usanze dei molti popoli del grande paese, ritratti fra satira e realtà, furono diffusi in tutta Europa, incontrando i desideri di un vastissimo pubblico.