A Massimo Gion il premio internazionale per le ricerche sui marcatori biologici in oncologia

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Gion-Massimo-ilnordest-quotidianoZaia: «sanità veneta sempre al top mondiale». Coletto: «risultato di un uomo straordinario ed appassionato»

Il ricercatore veneziano Massimo Gion, conosciuto nel mondo per i suoi studi sui marcatori biologici di tumore affiancato da un suo gruppo di ricerca e primario del Laboratorio di Analisi dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, è stato insignito del prestigioso “Premio internazionale per la prevenzione dei Tumori”.

Istituito oltre 30 anni fa dalla Lega Italiana per la Lotta al Tumore-LILT e conferito ogni 4 anni ad una personalità scientifica che si sia particolarmente distinta nel campo della prevenzione dei tumori, il premio è stato assegnato da una commissione scientifica composta da alcuni tra i più prestigiosi oncologi italiani e sarà consegnato a Gion il 7 marzo prossimo a Latina, la cui sede Lilt fu l’ideatrice del premio.

La motivazione è la seguente: “per essersi dedicato per oltre 30 anni allo studio dei marcatori in oncologia, contribuendo significativamente al buon uso degli stessi nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura dei tumori”. I marcatori biologici di tumore sono una nuova frontiera dell’oncologia, in quanto permettono di individuare un tumore nell’organismo umano ben prima di ogni macchinario diagnostico, sono in grado di “mapparne” le singole caratteristiche e quindi di dare indicazioni preziose per la scelta delle terapie più efficaci.

L’albo d’oro, prima di Gion, reca nomi famosi come quelli di Irving Selikoff, Cesare Maltoni, John Bailar III, Anders Halbom, Silvia Franceschi e Franco Berrrino.

«Complimenti a questo straordinario scienziato e a chi lo coadiuva – dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – che con le sue ricerche inorgoglisce la sanità veneta e dimostra che, se davvero lo si vuole, la ricerca più elevata può essere fatta anche nella nostra Regione le cui università, non dimentichiamolo, sono nella prime cinque a livello nazionale. Questa volta parliamo di un uomo, altre volte è toccato a strutture sanitarie – conclude Zaia – ma il risultato è sempre lo stesso: la sanità veneta è e resterà ai vertici internazionali».

Plaude al riconoscimento anche Luca Coletto, assessore regionale alla sanità: «incontrando Gion in alcune occasioni nella quali veniva ad illustrarmi i suoi progetti ho ricevuto l’impressione di avere di fronte un uomo e uno scienziato dalle caratteristiche rare, che non si fermerà mai: passione illimitata per il suo lavoro e le sue ricerche, idee chiarissime sul presente e sul futuro, slancio totale verso il raggiungimento di nuovi traguardi con progetti chiari e precisi. Per quanto sarà possibile la Regione sarà al suo fianco perché davvero un grazie non basta».