“Oscar di bilancio” per Itas Assicurazioni

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Itas-ermanno-grassi-giovanni-di-benedetto-daria-depretis-ilnordestBilancio in forte salute (crescita del 68%) ed entrata nel comitato direttivo di Ania. Di Benedetto: “dal Governo mi aspetto una politica economica più coraggiosa”

Itas si è aggiudicata l’Oscar di Bilancio 2013, unica società per la categoria “Imprese di Assicurazione”. Particolarmente apprezzate e per questo premiate dalla Giuria sono state, fra l’altro, la chiarezza nel sistema di gestione aziendale e l’immediata intelligibilità del bilancio di sostenibilità redatto quest’anno per la prima volta.

Il premio “Oscar di Bilancio”, giunto alla 49ma edizione, è promosso e gestito da FERPI, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana e con l’alto patronato del Presidente della Repubblica, ed ha premiato quest’anno 10 diverse categorie valutate da nove commissioni di segnalazione e dalla giuria presieduta da Andrea Sironi, rettore dell’Università Bocconi di Milano. Nella rosa dei vincitori delle varie categorie, accanto ad ITAS Mutua si annoverano organizzazioni no profit e società di spicco nel panorama economico nazionale, fra cui Intesa Sanpaolo, Autogrill e Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).

ITAS Mutua ha partecipato quest’anno per la prima volta al premio, conquistando da subito il primo posto tra i finalisti della categoria “Imprese di Assicurazione”. La Giuria ha valutato positivamente e premiato ITAS per “il capitolo sul calcolo del valore aggiunto, la sezione relativa al risk report, la chiarezza non comune nell’articolazione del sistema di corporate governance nonché la completezza e l’immediata intelligibilità del bilancio di sostenibilità”. Per il presidente della società, Giovanni Di Benedetto, «questo premio ci ha reso particolarmente soddisfatti ed è una conferma del fatto che ITAS stia percorrendo la strada giusta, riservando alla comunicazione con i soci-assicurati un posto di prim’ordine. Da oltre dieci anni scriviamo infatti il bilancio sociale per informare in modo trasparente i nostri stakeholder di cosa facciamo e di come lo facciamo. L’Oscar premia tra l’altro la chiarezza delle voci che compongono il nostro bilancio e questo è molto importante considerando la nostra natura mutualistica».

Il valore aggiunto di ITAS, cioè l’aumento della ricchezza creato attraverso la sua attività nel 2012, è stato di oltre 169 milioni di euro, con un aumento di 25 milioni di euro rispetto al 2011. In un panorama nazionale che vede il comparto assicurativo in calo (quello medio è del 4,5%), Itas spicca per la crescita del 68% fatto registrare nel 2013, tanto da portarsi dal 34esimo al 13esimo posto della classifica delle società assicuratrici in Italia, entrando tra le cinque società che costituiscono il vertice di Ania, l’associazione imprenditoriale di settore. Tale somma è stata ridistribuita alle diverse componenti che intervengono nel processo di creazione del valore stesso: vale a dire alle risorse umane, allo Stato e agli altri enti locali (+31% rispetto al 2011). Alla comunità e al territorio sono stati destinati quasi 2 milioni di euro attraverso iniziative, progetti e sponsorizzazioni, oltre a partecipazioni finanziarie in nuovi strumenti strategici territoriali di preminente interesse sociale ed economico.

A confermare il grande impegno di ITAS sul territorio è anche l’importante accordo firmato con l’Università di Trento. «Favorire il dialogo tra le imprese locali e l’Università è un obiettivo strategico che Itas persegue da tempo e che si è concretizzato in una convenzione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo, della durata di quindici anni, che svilupperà i temi del Diritto delle assicurazioni e degli intermediari assicurativi e finanziari nella ricerca scientifica, nell’insegnamento e nella formazione», dice Ermanno Grassi, direttore generale di Itas. A partire dall’anno accademico 2014/15 verrà attivato l’insegnamento di “Diritto delle assicurazioni e degli intermediari assicurativi e finanziari” nel corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza, con l’istituzione della “Cattedra ITAS”, con un onere a carico di Itas di 50.000 euro all’anno per ciascuno dei prossimi 15 anni. Questo progetto si estenderà anche ai master già avviati o in progettazione, unitamente ad una serie di seminari, convegni e percorsi formativi specifici che promuoveranno tutte le tematiche legate ai prodotti assicurativi, finanziari, previdenziali e mutualistici.

Itas guarda con molta attenzione anche all’attualità. Riguardo all’intenzione del governo Letta di ridurre per decreto le tariffe dell’assicurazione RC Auto, Di Benedetto rilancia affermando che “i primi tagli all’assicurazione obbligatoria dovrebbe farli lo stesso Governo, visto che sulle polizze grava un carico fiscale di ben il 26%,quando la media in Europa è del 6-7% e in Trentino del 18%”. Non solo: secondo Di Benedetto «la riduzione delle tariffe assicurative del comparto auto si può raggiungere definendo una volta per tutte le tabelle delle liquidazioni, così come si fa in tutt’Europa, senza lasciare all’arbitrio dei tribunali la fissazione dele liquidazioni. Se avessimo un punto di riferimento certo, anche più elevato di quelle correnti, potremmo tagliare le riserve e, quindi, le tariffe di un 10-15% a favore della clientela”. Di Benedetto guarda anche alle polizze per gli eventi calamitosi: “vorremmo sperimentare in Trentino un nuovo strumento, visto l’aggravarsi del degrado del territorio, causa la cattiva manutenzione dello stesso. In caso di eventi catastrofici, vorremmo proporre una polizza che, con una piccola franchigia a carico del danneggiato, possa coprirlo fino ad un tetto da definire con legge, salvo l’intervento della solidarietà pubblica nel caso di eventi catastrofali. Come Mutua vogliamo e possiamo agire in collaborazione con il sistema cooperativo, che ha già iniziato a muoversi in questo settore, come le banche di credito cooperativo del Veneto”.

“Siamo estremamente felici di concludere l’anno in corso ed aprire il 2014 con due importanti riconoscimenti per il nostro impegno in attività sociali e sostenibili. Da una parte l’accordo con l’Università che, non solo è di grande spessore culturale, ma per la sua durata e il valore dell’impegno dà continuità all’azione di ITAS come Mutua assicuratrice a favore della didattica e della formazione dei giovani. Dall’altra l’Oscar che, premiando il nostro bilancio di sostenibilità, sottolinea l’importanza di rendere maggiormente leggibili i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo e informare i soci-assicurati sulle più significative iniziative in ambito sociale e ambientale”, conclude il presidente Di Benedetto.

(*) testo tratto dalle motivazioni redatte dalla Giuria Oscar di Bilancio 2013