Veneto, entrano in servizio i nuovi treni Flirt Stadler per la mobilità ferroviaria locale

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veneto treni Chisso Giaconia Gambato
veneto treni Chisso Giaconia GambatoPresentati alla stazione Santa Lucia di Venezia. La produzione a cura di AnsaldoBreda che ne ha già realizzati 800

Con l’ormai prossimo orario cadenzato del servizio regionale su ferro del Veneto, entrano in servizio i nuovi elettrotreni Flirt adibiti alla mobilità locale, acquistati dalla Regione tramite la controllata spa Sistemi Territoriali.

Il primo di nuovi mezzi a entrare in servizio, diretto a Portogruaro, è stato presentato alla stazione Santa Lucia di Venezia dall’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, dalla responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconìa e dal presidente di Sistemi territoriali Gian Michele Gambato.

I convogli, contraddistinti da una livrea bianca e blu, sono stati prodotti dalla elvetica Sdadler spa , in collaborazione con AnsaldoBreda spa. Si tratta di treni moderni, in produzione dal 2004 e finora realizzati in circa 800 esemplari, già in servizio in Svizzera, Finlandia, Algeria, Germania, Russia e altri paesi dell’Est. La fornitura complessiva per il Veneto è stata di 24 nuovi treni, dei quali 4 a trazione termica diesel – elettrica (ATR 126 a 4 casse, entrati già in funzione sulla linea Adria – Mestre, che offrono 451 complessivi, dei quali oltre 200 a sedere) e 20 a trazione elettrica (4 ETR 360 a 6 casse – 755 complessivi, dei quali oltre 300 a sedere – e 16 ETR 340 a 4 casse – 493 complessivi, dei quali oltre 200 a sedere). Di questi, una dozzina entreranno in servizio nei prossimi giorni, gli altri a mano a mano che verrà completata la fornitura.

I nuovi convogli presentano un pianale integralmente ribassato, spazio per biciclette, WC fruibile anche da persone a mobilità ridotta, ampie finestre e capienti bagagliere. Dal punto di vista più tecnico il treno presenta i carrelli d’estremità motorizzati, con le apparecchiature elettriche poste dietro la cabina di guida, mentre i carrelli portanti sono del tipo “Jacobs”, posti ognuno tra 2 casse.

La grande potenza disponibile, unita alla leggerezza del veicolo (120 t per l’ETR340, pari al peso di una sola locomotiva a 6 assi) consente grandi accelerazioni, sostenute sino alla velocità massima di 160 km/h, ed un’efficace frenatura elettrica, con notevoli benefici in termini di consumi energetici ed emissioni sonore. Questo, unitamente alla presenza di numerose e ampie porte, lo rende particolarmente adatto per servizi di tipo metropolitano con fermate frequenti e ravvicinate: non a caso le linee servite dai nuovi elettrotreni sono quelle afferenti al nodo di Venezia che convergono da Portogruaro, Treviso, Castelfranco e Padova, tra Monselice e Mantova.

Il treno è dotato di un sistema di trazione elettrico all’avanguardia, con una ridondanza completa, che consente, anche in caso di guasto, di proseguire la marcia senza che i passeggeri si accorgano di nulla. La diagnostica avanzata registra tutti gli eventi significativi del funzionamento per facilitare il lavoro della manutenzione. Per quanto riguarda le dotazioni di sicurezza, è presente il sistema di controllo marcia treno – SCMT, il Teloc per la registrazione dei dati di marcia ed un impianto antincendio esteso a tutte le zone del treno.

“L’acquisto dei Flirt prende formalmente il via il 27 febbraio 2008 – ha ricordato Chisso – quando il Consiglio Regionale destina 254 milioni distribuiti in 30 anni per l’acquisto di nuovi convogli ferroviari”. La gestione della partita viene affidata a Sistemi Territoriali, che nel gennaio 2009 emette un avviso di gara per la fornitura “chiavi in mano”. Il bando riguarda congiuntamente sia i treni per il Veneto sia quelli (12) per Ferrovie Emilia Romagna (FER), con caratteristiche simili, ma con aggiudicazione in due lotti distinti. La procedura di gara si conclude nel gennaio del 2010 con l’assegnazione della fornitura affidata al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) Stadler Bussnang AG – Ansaldobreda S.p.A.

Per contratto, tutti i convogli devono essere capaci di una percorrenza annua di progetto non inferiore a 150.000 km, di un periodo di utilizzo giornaliero di progetto pari ad almeno 20 ore e con una vita tecnica utile di 30 anni, dei quali 20 per parti elettroniche e allestimenti.