Trieste per un giorno al centro della scena politica internazionale con l’incontro Italia-Russia

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FVG-incontro-italo-russo-trieste-vladimir-putin-enrico-letta-ilnordestLe delegazioni dei governi italiano e russo firmano accordi economici di rilevante importanza

Per un giorno, Trieste è salita sul palcoscenico della politica internazionale con il vertice italo-russo con le delegazioni dei due governi guidate da Vladimir Putin ed Enrico Letta, visibilmente in ambasce per quanto sta accadendo a Roma tra il voto di fiducia ad una scalcagnata legge di Stabilità e l’annunciata uscita dalla maggioranza di Forza Italia. Numerosi gli accordi bilaterali firmati nella città giuliana tra le due delegazioni, che rafforzano il ruolo dell’Italia nell’interscambio tra i due paesi.

Soddisfatto il premier Letta che ha definito la giornata una “tra le più intense e produttive in sette mesi di governo” con la firma di accordi con la Russia che aiuteranno la crescita e che, se ci si lavora bene e con convinzione, “porteranno posti di lavoro e aiuteranno la ripresa”. Di particolare rilievo, in questo senso, è l’accordo che il Fondo strategico italiano, che fa capo a Cassa depositi e prestiti, ha firmato con il corrispondente russo Rdif: il memorandum prevede la realizzazione di una piattaforma d’investimento da 1 miliardo di euro, che si concentrerà su Italia e Russia. Le due istituzioni finanziarie si impegnano ad investire fino a 500 milioni ciascuna in imprese e progetti volti a promuovere investimenti diretti tra Italia e Russia. La collaborazione riguarderà in particolare i settori dell’alimentare, dell’ingegneria, dei macchinari e della tecnologia. Ma l’ambito nel quale gli accordi sono stati più numerosi è quello energetico, da sempre il più “frequentato” dalle aziende italiane in Russia e che ha visto, non a caso, incontri specifici di Eni ed Enel con Putin. Eni ha stretto intese con Rosneft per reciproche forniture petrolifere e investimenti congiunti in attività commerciali e di logistica, con la fondazione Skolkovo per ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e con Novatek sui principi base per una possibile cooperazione, in particolare su progetti congiunti nell’offshore del Mediterraneo. Enel ha invece siglato un’intesa con Rosneft per nuove opportunità di sviluppo nell’esplorazione, produzione e trasporto di idrocarburi fuori dalla Russia, in particolare in America Latina, Sud Europa, Mediterraneo e Nord Africa.

FVG-incontro-italo-russo-trieste-vladimir-putin-enrico-letta-ilnordestNuove opportunità in Russia si aprono anche per Prysmian, che ha firmato un accordo di cooperazione tecnologica nella trasmissione e distribuzione di energia in Russia con JSC Rosseti e per Tesmec, che sempre con Rosseti ha siglato un’intesa per lo sviluppo tecnico-scientifico in materia di tecnologie di costruzione e esercizio di linee aeree compatte nel settore energetico. Tra le altre big italiane che hanno messo nero su bianco gli impegni con società russe figurano anche Poste, che rafforza la collaborazione con Poste russe ampliando la partnership a e-commerce, logistica e posta ibrida; Sace, che oltre a un accordo con la Veb destinato a facilitare le relazioni economiche tra i due Paesi, ha annunciato nuovi progetti allo studio per oltre 3 miliardi in Russia; Pirelli, con un accordo con Rosneft e Rostec per condurre attività congiunte di ricerca in tema di pneumatici; Fincantieri, che costruirà per RosRAO una piattaforma galleggiante semisommergibile per il trasporto di compartimenti di reattore di sottomarini nucleari e progetterà, insieme con il centro di ricerca Krylov, una nave da perforazione per l’estrazione di petrolio e gas da giacimenti sottomarini.

“A Bridge to Russia” è l’accordo siglato nell’ambito del vertice bilaterale tra UniCredit e la sua controllata ZAO UniCredit Bank Russia con Finest Spa (Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione Economica con i Paesi dell’Est Europeo) e Simest Spa (Società Italiana per le Imprese all’Estero), per favorire la crescita commerciale e la competitività delle imprese italiane in Russia che avranno così a disposizione nuovi servizi di consulenza strategica, istituzionale e operativa. L’obiettivo concordato dagli amministratori delegati di UniCredit, Federico Ghizzoni, e di ZAO UniCredit Bank Russia, Mikhail Alekseev, da Eros Goi, direttore Finest e Massimo D’Aiuto, amministratore delegato di SIMEST, è rispondere alle nuove e crescenti necessità dell’imprenditoria italiana nei paesi appartenenti alla Federazione Russa. Ghizzoni ha annunciato l’intenzione dell’istituto di rafforzare la collaborazione a favore e sostegno delle imprese italiane, in particolare delle piccole e medie: “con questo accordo pensiamo di raggiungere nei prossimi 24/36 mesi oltre 500 imprese italiane potenzialmente interessate a investimenti e operazioni commerciali strutturate nel Paese”.

degli accordi sottoscritti nell’ambito del vertice intergovernativo italo-russo è il cosiddetto “Corridoio verde”. Il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Giuseppe Peleggi, e il direttore generale dell’amministrazione doganale della Federazione Russa, Andrey Belyaninov, hanno siglato un protocollo operativo sulla cooperazione bilaterale doganale italo-russa. La firma dell’intesa – la cui base giuridica è costituita dall’Accordo di Mutua assistenza Amministrativa, siglato a Roma il 10 febbraio 1998 – segue alla sottoscrizione avvenuta il 28 marzo scorso del Memorandum di cooperazione in materia doganale. Il protocollo entrerà in vigore all’inizio del nuovo anno ed ha l’obiettivo di supportare l’interscambio commerciale tra i due paesi facilitando le operazioni in dogana e prevenendo eventuali frodi e illeciti doganali, attraverso un efficace scambio di informazioni e l’utilizzo di moderni sistemi di analisi dei rischi. Il modello operativo che si intende realizzare costituisce un punto di riferimento a livello europeo ed è basato su principi conformi al diritto comunitario e in linea con l’approccio che la Commissione europea vuole promuovere alle frontiere tra l’Unione Europea e i Paesi del Vicinato orientale. Al Progetto potranno partecipare, su base volontaria, quelle aziende ritenute affidabili dalle due amministrazioni – per l’Italia gli operatori economici autorizzati (AEO) – che potranno così beneficiare di procedure più veloci con risparmi di tempo e costi.