Theiner: “le province avranno competenza primaria in tema di fiscalità”. Rossi: “un primo passo nella direzione del rafforzamento dell’autonomia”
Dopo l’“Accordo di Milano” del 2009, che stabiliva i rapporti finanziari tra le autonomie speciali di Trento e di Bolzano con lo Stato, sostanzialmente svuotato dopo le incursioni perpetrate da Monti e da Letta, si prepara un nuovo assetto finanziario per le due province autonome. Da Bolzano e da Trento è giunto il via libera alle modifiche che saranno introdotte nella legge di Stabilità n via di approvazione.
“Dopo anni e mesi di lavoro preparatorio e settimane di difficili discussioni, l’autonomia finanziaria per l’Alto Adige sta prendendo concretamente forma” ha detto il segretario politico della Svp, Richard Theiner, secondo il quale “abbiamo la possibilità che l’Alto Adige riceva la competenza legislativa primaria sull’imposizione fiscale”. L’accordo con il Pd, il “memorandum” di Bolzano e le trattative con il presidente del consiglio, Enrico Letta, ha detto Theiner, hanno posto le basi per una maggiore autonomia finanziaria. “Con il sistema proposto, lo stato cederà una parte della sua sovranità all’Alto Adige e ci consentirà una raccolta autonoma delle imposte con cui sarà possibile modellare le tasse secondo le esigenze locali: una grossa sfida, ma anche una grande responsabilità”, ha concluso Theiner.
Via libera anche dalla Giunta provinciale di Trento che ha dato il suo assenso all’intesa con il Governo per la modifica di alcune norme statutarie. La modifica in questione è del testo dell’articolo 80 dello Statuto di autonomia e tra le novità potrebbe portare ad esempio la possibilità d’intervenire in materie quali l’imposizione dell’Imu. “Si tratta – sottolinea il presidente della provincia di Trento, Ugo Rossi – di un primo passo in direzione di un rafforzamento dell’autonomia finanziaria del Trentino. Pur non avendo trovato in questo momento le condizioni per realizzare con lo Stato la revisione complessiva dell’Accordo di Milano per la regolazione dei rapporti finanziari fra Roma e Trento, con questa nuova norma statutaria facciamo un primo, importante passo in avanti verso una più ampia potestà normativa in materia di finanza locale e di tributi locali”.
Quanto alle disposizioni sulla disciplina dei finanziamenti per i progetti e le iniziative riguardanti i comuni di confine con le regioni Lombardia e Veneto, la Giunta trentina ha espresso parere positivo alle proposte di modifica dell’articolo 2, commi 117 e seguenti, della legge 191 del 2009, che ha recepito l’Accordo di Milano. In particolare si prevede uno snellimento delle procedure di gestione delle risorse finanziarie, che vedono le due province autonome di Trento e di Bolzano e le regioni Lombardia e Veneto protagoniste nella gestione del fondo apposito, sulla base di un’apposita intesa.