Comparto agricolo, arrivano gli indennizzi sulle malattie professionali

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Paolo Casaro direttore epaca rovigo 1Lavoratori del primario finalmente tutelati grazie al patronato Epaca Coldiretti

Per la prima volta nella storia dell’agricoltura polesana, chi soffre di problemi muscolo-scheletrici per anni di lavoro pesante o ripetitivo nei campi e negli allevamenti, grazie ad una campagna informativa e alla conseguente presentazione della domanda, viene indennizzato dall’Inail come “malato professionale”. Ciò si deve al patronato Epaca di Coldiretti Rovigo, che dall’inizio del 2013 ha moltiplicato gli sforzi per istruire compiutamente le pratiche di riconoscimento per malattia professionale, per altrettanti agricoltori che lamentavano dolori articolari, riuscendo a far incassare i primi indennizzi monetari.

“Su una quarantina di domande presentate – spiega Paolo Casaro, direttore di Epaca Rovigo – abbiamo ottenuto dieci riconoscimenti di indennizzo (con un importo capitale) ed uno straordinario caso di riconoscimento del 16% di danno biologico, che ha comportato il pagamento di una rendita vitalizia mensile, di 200 euro, per un allevatore che accusa forti dolori alla schiena. Le altre domande sono ancora in fase di istruttoria e di valutazione da parte dell’Inail”.

Il successo non sta tanto nei numeri, quanto nel fatto che anche i lavoratori agricoli, da oggi in poi, potranno contare su un aiuto economico per danni fisici dovuti a patologie muscolo-scheletriche apparentemente comuni e che, invece, sono state causate dal lavoro in azienda agricola: mal di schiena, gonfiori alle articolazioni, dolori a spalle, gambe e braccia possono essere conseguenza diretta di anni di piegamenti per raccogliere ortaggi e frutta, di sollevamenti di casse pesanti, di vibrazioni da uso del trattore, solo per fare qualche esempio.

“La nostra provincia ha una forte vocazione agricola – ricorda Paolo Casaro – e tantissime sono le tipologie di lavoro logoranti o che richiedono posizioni incongrue del corpo. Per questo motivo, ci siamo attivati con l’Inail richiamando l’attenzione dell’istituto su queste problematiche. Abbiamo avuto un incontro ed avviato una proficua collaborazione attiva, delineando un percorso concordato che comprendesse tutte le fasi istruttorie di ogni pratica: la parte medico legale spettante ai medici Inail, quella spettante ai nostri due consulenti medici del patronato e la parte documentale amministrativa che spetta agli operatori Epaca. Con soddisfazione di tutti (anche dell’Inail), ora cominciamo a raccogliere i primi frutti”.

Le domande per il riconoscimento di malattia professionale non sono però limitate al settore agricolo. “Per noi una malattia è una malattia, qualunque sia l’attività lavorativa che l’ha causata. – chiarisce Casaro – il lavoro del patronato Epaca non è riservato all’agricoltura, ma qualunque lavoratore, dipendente o autonomo, di qualunque settore esso sia, può senz’altro usufruire delle nostre consulenze in modo libero e gratuito. Basta rivolgersi ai nostri uffici che si trovano presso ogni sede Coldiretti”.