Turismo in Veneto, bene l’estate 2013 con arrivi in crescita dell’1,4%

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spiaggia 1In calo le presenze. Bene tutti i comparti. Crescono gli stranieri, calano gli italiani

Il mese di agosto ha riportato il sereno sul turismo del Veneto, messo in difficoltà da un primo semestre del 2013 caratterizzato dal tempo inclemente, che ha inciso pesantemente sugli arrivi degli ospiti. “I dati definitivi e certificati di agosto – sottolinea l’assessore Marino Finozzi – parlano di 2.675.536 arrivi registrati, pari al 7% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, che si sono tradotti in 14.136.982 presenze, ovvero –0,9% rispetto al 2012. Il forte incremento degli arrivi ha riguardato tutti i comprensori turistici: mare +9%, città d’arte +7,2%, lago +6%, terme +2,8% e montagna +0,3%. Sono tuttavia diminuiti ovunque i pernottamenti, però con la significativa variazione delle città d’arte: +7,6% di presenze”.

“Se consideriamo l’intero periodo gennaio agosto, si sono registrati 11.900.229 arrivi (pari a +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con 48.480.834 presenze (pari a –1,8% rispetto ai primi otto mesi del 2012). Dentro questa cornice, aumentano del 3,1% i turisti stranieri, mentre calano ancora(–1,9%) quelli degli italiani, tendenza che si conferma anche per quanto riguarda i pernottamenti (+1,15 gli stranieri e –6,9% gli italiani). Questi ultimi numeri confermano peraltro il trend all’accorciamento dei soggiorni, che è ormai una costante del turismo contemporaneo, dove ci si muove di più ma per periodi più brevi. Va peraltro sottolineato – dice ancora Finozzi – il buon risultato delle città d’arte (+3,6% negli arrivi e +1,9% nelle presenze) e delle località termali (+3,1% negli arrivi e sostanziale stabilità nelle presenze). Cresce ancora la percentuale complessiva dei turisti stranieri, che supera il 66% del totale delle presenze, con Germania, Austria, Paesi Bassi, Regno Unito e Francia ai primi posti, ma con una crescite a due cifre di russi (+20,1%) e cinesi (+23,1%), ma anche di australiani +(13,2%), irlandesi (+ 12,8%), sudafricani (+13,4%) e sudamericani (+12,6%)”. I dati confermano infine il calo delle strutture alberghiere di profilo qualitativo più basso ( meno 10 per cento negli alberghi a 1 o 2 stelle) e l’ottima performance dell’agrituristico, che cresce ancora dell’8,2%.

“Con i numeri di settembre – conclude Finozzi – dovremmo tornare sostanzialmente in pari con quelli dell’annata record 2012, a conferma dell’apprezzamento del turismo mondiale per il Veneto. E’ pur vero che bisognerà vedere i reali effetti sullla redditività delle imprese, ma rispetto al resto d’Italia stiamo andando molto bene”.