Stagione lirica 2012-’13 Fondazione Arena di Verona, si chiude con I Capuleti e i Montecchi

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Fondazione arena lirica capuleti montecchi DanielaPiniRomeo MihaelaMarcuGiulietta ArnaudBernardregista FotoEnnevi IMG 9233 1L’opera di Bellini in scena al Teatro Filarmonico a partire da domenica 3 novembre

Domenica 3 novembre 2013 alle ore 15.30 al Teatro Filarmonico di Verona debutta I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, a conclusione della Stagione lirica 2012-2013 della Fondazione Arena di Verona. Dirige l’Orchestra e il Coro areniani il M° Fabrizio Maria Carminati, firma la regia Arnaud Bernard, le scene Alessandro Camera ed i costumi Maria Carla Ricotti per il nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona in coproduzione con il Gran Teatro La Fenice di Venezia e la Greek National Opera. Il titolo replica per 4 date: martedì 5 novembre ore 20.00, giovedì 7 novembre ore 20.00, domenica 10 novembre ore 15.30 e martedì 12 novembre ore 20.00.

I Capuleti e i Montecchi di Bellini è un’opera in due atti composta in un mese e mezzo, che vede la sua prima al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1830 per la stagione di Carnevale. Il libretto è di Felice Romani, riadattato da quello scritto cinque anni prima per l’omonima opera di Nicola Vaccaj, per far fronte ai tempi stretti dati a Bellini per la composizione. La fonte non è Shakespeare, ma la tradizione novellistica ed il gusto per il revival gotico caro ai Romantici, tra cui soprattutto Dell’istorie della Città di Verona di Girolamo Dalla Corte, i Quattro libri delle novelle di Matteo Bandello, il Giulietta e Romeo di Luigi Scevola ed il balletto Le tombe di Verona, ossia Giulietta e Romeo del coreografo Antonio Cherubini.

Ambientata nel XIII secolo, la vicenda presenta alcune novità ampiamente lontane dalla tragedia shakespeariana: Romeo e Giulietta sono già amanti; il promesso sposo di Giulietta voluto da Capellio si chiama Tebaldo (e non Paride); Romeo figura a capo dei Montecchi, sostenuti dalla fazione dei Ghibellini, mentre i Capuleti sono sostenuti dai Guelfi; Lorenzo è medico di famiglia dei Capuleti (e non frate); infine Giulietta muore di crepacuore sul corpo dell’amato (e non si pugnala). Bellini per la partitura attinge a motivi della sua Zaira, l’opera dell’anno precedente che aveva ottenuto un clamoroso insuccesso, sottoponendoli ad un’accurata rielaborazione, oltre che a parti del suo primo saggio di Conservatorio Adelson e Salvini. Se i recitativi narrano la vicenda e introducono i personaggi, le arie belliniane esprimono fortemente il sentimento di volta in volta diverso di ciascun carattere, presentando una partitura di assoluta modernità, ritenuta dai più un capolavoro assoluto del belcanto.

Tutti questi elementi vengono portati sul palcoscenico del Teatro Filarmonico dal 3 al 12 novembre 2013 sotto la regia di Arnaud Bernard, dopo 35 anni di assenza di questo titolo dall’ultima rappresentazione veronese del 1978. Bernard guarda al dramma dei due amanti scaligeri con l’occhio dello spettatore moderno, “abituato al realismo cinematografico oppure alle crudeli verità del mondo raccontate dalla tv”, per il quale il libretto del Romani, se pur elegante, risulta “poco credibile e quindi poco commovente ed in definitiva poco coinvolgente”.

Dirige l’Orchestra dell’Arena di Verona il maestro Fabrizio Maria Carminati. Interpreti principali molte voci nuove per il palco del Teatro Filarmonico: nel ruolo di Giulietta si alterneranno Mihaela Marcu (3, 7, 10, 12/11), al suo debutto al Filarmonico di Verona, e Rosanna Savoia (5/11); saranno Romeo Daniela Pini (3, 7, 10, 12/11) e, per la prima volta sul palco scaligero, Natalia Gravilan (5/11). Tebaldo sarà interpretato da Shalva Mukeria (3, 5, 10/11) che si darà il cambio con Giacomo Patti (7, 12/11), entrambi al loro debutto veronese; infine Paolo Battaglia vestirà i panni di Capellio e Dario Russo, alla sua Prima al Filarmonico, quelli di Lorenzo. Il Coro dell’Arena di Verona darà voce alle famiglie dei Montecchi e dei Capuleti.