La “Galleria Segantini” del Mag presenta “Tutto il vento che c’è”

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MAG-Riva-del-garda-mostra-alessandro-Piangiamore-palme-ilnordestMostra dell’artista siciliano Alessandro Piangiamore improntata al tema dei venti

Dopo aver mappato centinaia di venti in tutto il mondo, adesso s’è dedicato all’Ora, al Ponal, al Peler, alla Vinesa, al Bali, all’Ander, alla Gardesana e al Montes, cioè ai venti dell’Alto Garda, che ha “osservato” dal castello di Arco, dalla Ponale, da Riva del Garda, Torbole, Tempesta, Punta San Vigilio, Sirmione e Peschiera. L’artista siciliano Alessandro Piangiamore inaugura sabato 12 ottobre nella galleria civica “Giovanni Segantini” (ore 18) ad Arco la sua nuova mostra “Tutto il vento che c’è”. La mostra, ad ingresso libero, prosegue fino al primo dicembre.

La mostra, a cura di Veronica Caciolli, Denis Isaia e Federico Mazzonelli, propone i monoliti collocati dall’artista nelle diverse zone del Garda, che nell’arco di tempo di alcuni mesi hanno assunto la forma scolpita dai venti del lago, oltre ad una selezione di incisioni che restituiscono l’idea del paesaggio ispirate ai luoghi dove questi venti soffiano. La mostra è l’esito di un periodo di residenza dell’artista siciliano nell’Alto Garda, ed è una tappa di un progetto più ampio che l’artista porta avanti in tutto il mondo per indagare e rappresentare i principali venti del pianeta. Il risultato di un’operazione concettuale iniziata da Piangiamore nel 2008 con la schedatura di tutti i venti che spirano sulla Terra, redatta con un’indagine svolta incrociando fonti sia scientifiche sia della tradizione folcloristica. L’obiettivo: realizzare una sorta di ritratto di ogni vento, attraverso delle sculture prodotte di volta in volta con la terra dei luoghi ed esposte poi al relativo vento.

Piangiamore, nato ad Enna nel 1976, è stato vincitore di vari premi e residenze in Italia e all’estero.