Consiglio delle autonomia del Friuli Venezia Giulia con polemica tra maggioranza e opposizione

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FVG palo panontin amministratori locali 1 commissione 1
FVG palo panontin amministratori locali 1 commissione 1Sconfitta la linea della maggioranza regionale di centro sinistra. Colautti: “stoppato il tentativo di bloccare la ricandidatura dei sindaci dopo il secondo mandato”

La riunione del Consiglio delle autonomie locali (Cal), svoltasi a Udine, è stata incentrata in particolare su due provvedimenti della Giunta regionale inerenti gli Enti locali. Il primo provvedimento, illustrato dall’assessore alle autonomie Locali, Paolo Panontin, ha l’obiettivo di consentire ai comuni di mettere in sicurezza e chiudere i propri bilanci per il 2013 in attesa della definizione della partita dell’Imu da parte dello Stato che dovrà consentire ai comuni di calcolare le minori o maggiori entrate derivanti dalla nuova imposta.

Sulla base del disegno di legge proposto dall’assessore, la Regione si impegna a garantire anticipatamente allo Stato le somme dovute dal sistema delle autonomie in merito all’Imu, riservandosi di eseguire le relative compensazioni nel 2014 in sede di trasferimento delle risorse dall’amministrazione regionale agli enti locali. Lo stesso provvedimento avrà valore anche rispetto alla Tares. Il rinvio delle operazioni di compensazione al 2014 permetterà alla Regione di liquidare quanto prima l’ultima rata dei trasferimenti ordinari ai comuni che, è stato evidenziato, iniziavano ad avere esigenze di cassa e quindi di liquidità.

In merito al secondo provvedimento all’esame del Cal, lo schema di disegno di legge denominato “Disciplina delle elezioni comunali” e modifiche della LR 28/2007 in materia di elezioni regionali, Panontin ha poi accolto l’istanza corale dei membri del Cal volta a un maggiore approfondimento dei contenuti. A tale proposito, il Consiglio delle autonomie convocherà l’apposita commissione e, nel merito, Panontin ha assicurato la propria disponibilità a partecipare ai lavori per chiarire al meglio i contenuti del provvedimento.

E’ poi stata approvata unanimemente dal Cal (18 votanti) la delibera della Giunta regionale che proroga i termini per la rendicontazione rispetto al Programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza 2009. L’organismo consultivo del sistema delle autonomie ha provveduto a designare i comandanti del Corpo comunale di Polizia Locale del Medio Friuli, Franco Fantinato, e del Corpo di Polizia Locale di Lignano Sabbiadoro, Alberto Adami, in seno al Comitato tecnico regionale per la polizia locale. Infine, Carlo Teghil, assessore provinciale di Udine, è stato inserito quale rappresentante delle Province nel Gruppo tecnico regionale per la gestione del portale dello sportello unico per le attività produttive (Suap).

“La riforma delle autonomie locali, che secondo la presidente Serracchiani doveva essere una passeggiata, si è trasformata in un calvario e l’assessore Panontin si è scontrato contro il muro di moltissimi sindaci. Inoltre, per l’eccessiva fretta è incorsa in una infrazione procedurale grave” commenta il capogruppo PDL in Consiglio regionale Alessandro Colautti a seguito della riunione di tra il Consiglio delle autonomie locali e l’assessore regionale. “Il CAL – dice Colautti – ha rilevato che la procedura adottata dalla Giunta Serracchiani, relativamente al ddl sulle misure urgenti in materia di IMU e TARES, è assolutamente irregolare e non rispetta quanto previsto dalla legge regionale n.1 del 2006. Inoltre, il Consiglio delle autonomie ha bocciato nel merito il provvedimento in materia di elezioni comunali, venduto come la grande riforma. Tra questi, anche il sindaco di Udine Honsell ha messo in evidenza come fosse impraticabile approvare in soli due giorni oltre 100 articoli relativi a una materia così complessa”.

Colautti critica pesantemente l’operato della presidente della regione: “ci troviamo di fronte l’ennesimo grande annuncio della Serracchiani, che ancora una volta fa i conti senza l’oste. Stiamo parlando di una riforma importante, che ha bisogno di tempi adeguati per i dovuti approfondimenti sia da parte del CAL che dell’ANCI. Il fatto di aver voluto forzare la mano a tutti – puntualizza il capogruppo Pdl – fa pensare che in realtà dietro tutta questa fretta ci sia solo la volontà punitiva della Serracchiani di togliere il terzo mandato ai sindaci. Mi auguro – conclude Colautti – dato che i tempi per la riforma saranno diversi da quelli che imponeva la presidente, di non trovarmi questa pervicace volontà di eliminare, sic et simpliciter, il terzo mandato in qualche altra proposta di legge, contraddicendo quanto indicato a inizio mandato, ovvero di voler legiferare nell’interesse della collettività in forma trasparente e con provvedimenti di legge organici”.