In scena l’allestimento del regista spagnolo Bieito coprodotto con il Gran Teatre del Liceu di Barcellona, la Fondazione Teatro Massimo di Palermo e la Fondazione Teatro Regio di Torino
Venerdì 13 settembre 2013 alle ore 19.00 tornerà al Teatro La Fenice Carmen di Georges Bizet, che sarà riproposta nel fortunato allestimento del regista spagnolo Calixto Bieito coprodotto dalla Fondazione Teatro La Fenice con il Gran Teatre del Liceu di Barcellona, la Fondazione Teatro Massimo di Palermo e la Fondazione Teatro Regio di Torino, allestimento che vinse a Palermo il Premio della critica musicale italiana Franco Abbiati per la miglior regia vista in Italia nel 2011.
Firmata oltre che da Calixto Bieito dallo scenografo Alfons Flores, dalla costumista Mercè Paloma e dal light designer Alberto Rodriguez Vega e presentata in lingua originale con brevi dialoghi parlati, l’opera sarà interpretata dai mezzosoprani Veronica Simeoni (prime cinque recite) e Katarina Giotas (ultime quattro recite) nel ruolo di Carmen, dai tenori Stefano Secco (prime sei recite) e Luca Lombardo (ultime tre recite) in quello di Don José, dal basso Alexander Vinogradov in quello di Escamillo e dal soprano Ekaterina Bakanova in quello di Micaëla; Francis Dudziak sarà le Dancaïre, Rodolphe Briand le Remendado, Dario Ciotoli Moralès, Matteo Ferrara Zuniga, Sonia Ciani Frasquita, Chiara Fracasso Mercédès e l’attore Cesare Baroni Lillas Pastia.
Alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro La Fenice vi sarà per le prime sei recite Diego Matheuz, il ventinovenne maestro venezuelano che dal luglio 2011 è direttore principale del Teatro La Fenice, in un rinnovato impegno operistico nel teatro veneziano dopo Rigoletto, La traviata e La bohème, mentre le tre recite di ottobre saranno dirette dal maestro israeliano Omer Meir Wellber, già protagonista a Venezia dell’edizione 2012 di Carmen, dell’Elisir d’amore e della recente Madama Butterfly con la regia di Mariko Mori.
La prima di venerdì 13 settembre 2013 alle ore 19.00 sarà seguita in tutto da otto repliche.
Il libretto di Carmen fu tratto da Henri Meilhac e Ludovic Halévy dall’omonima novella (del 1845) di Prosper Mérimée. La prima rappresentazione ebbe luogo all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Ultima fatica di Bizet – che morì tre mesi dopo, amareggiato e deluso per il suo insuccesso –, Carmen apportò una ventata di novità nella tradizione dell’Opéra-Comique, violando gli orizzonti d’attesa del benpensante pubblico parigino. Sigaraie, contrabbandieri, donne di malaffare, traviamento, sensualità, carnalità, personaggi loschi ed equivoci non si confacevano di certo agli ideali della borghesia francese: il verismo di Mérimée, accettato sulla carta stampata, risultava, pur con tutti gli alleggerimenti operati (cori e danze, couleur locale spagnoleggiante, l’aggiunta del personaggio di Micaëla e l’ampliamento di quello di Escamillo), troppo crudo nella trasposizione scenica.