Buon compleanno, Peggy!

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peggy guggenheim collection venezia 1Ogni 26 agosto un concerto festeggia nel giardino della Collezione Peggy Guggenheim il genealitico della mecenate americana
di Giovanni Greto

Secondo una piacevole e lodevole consuetudine, ogni 26 agosto nel giardino della Collezione Peggy Guggenheim si festeggia con un concerto il compleanno della celebre collezionista e mecenate americana (1898-1979). Un pubblico quest’anno particolarmente numeroso, immerso nella quiete agreste dello storico palazzo che si affaccia sul canal Grande, ha avuto modo di apprezzare un recital operistico della Gotham Chamber Opera, grazie alla collaborazione, per la prima volta, con il Museo Solomon R.Guggenheim di New York e al programma di spettacoli ‘Works & Progress at the Guggenheim’, che si tiene dal 1984 nella metropoli americana.

Un quartetto di ottimi cantanti – la soprano Elaine Alvarez, la mezzo-soprano Abby Powell, il tenore Daniel Montenegro, il baritono Eric Dubin – accompagnati al pianoforte dal direttore artistico Neal Goren ha presentato una serie di brani operistici in “un viaggio musicale da Venezia alla Toscana e ritorno”, inondando il giardino con la freschezza del Bel Canto. Fondata nel 2001, la Gothan Chamber Opera è la principale compagnia operistica degli Stati Uniti dedicata alla produzione di opere da camera, raramente eseguite. La sua missione è rivolta alla produzione di opere dal Barocco ad oggi, intese per palcoscenici di dimensioni contenute. A Venezia si sono ascoltate arie poco eseguite di compositori celebri come Jacques Offenbach (1819-1880), assai conosciuto nel campo dell’operetta (ne scrisse più di 100), del quale la Gotham ha però proposto un’aria e un duetto tratti dall’unica sua opera, comica, in 5 atti, ‘I racconti di Hoffmann, rappresentata postuma nel 1881 a Parigi. Ampio spazio hanno trovato autori italiani come Giuseppe Verdi (1813-1901), del quale oltre ad estratti da ‘Attila’ e ‘Simon Boccanegra’, si è ascoltata un’aria dalla sua prima opera teatrale, ‘Oberto, conte di San Bonifacio’, andata in scena alla Scala nel 1839 e raramente rappresentata in tempi moderni. Dopo alcune arie da ‘Suor Angelica’ di Giacomo Puccini (1858-1924), un atto unico andato in scena la prima volta al Metropolitan di New York nel 1918, e prima del gran finale affidato ad un duetto tutto femminile da ‘La Gioconda ‘ di Amilcare Ponchielli (1834-1886), la Gotham ha eseguito alcuni brani tratti da ‘La hija de Rappacini’, un’opera relativamente recente (1991) del compositore messicano Daniel Catan (1949-2011), contribuendo in tal modo a diffondere anche in Europa la musica di un compositore pressochè sconosciuto.

Delicato, puntuale, toccante, romantico, ma non sdolcinato è apparso il pianismo di Neal Goren, mentre tra i cantanti ha impressionato per qualità vocale ed esperienza la soprano Elaine Alvarez. Una voce, la sua, che arriva diretta alle orecchie della platea, possente, chiara, ricca di sfumature. Applausi calorosissimi sono stati premiati da un bis. Come di consueto le sale della collezione sono rimaste aperte anche dopo il concerto per visitare l’attuale mostra temporanea di collage di Robert Motherwell.