A Castel Tirolo Durnwalder consegna la massima onorificenza altoatesina a 11 personalità

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PAB consegna onorificenza Grande ordine merito premiati castel tirolo 1Con l’approssimarsi del suo ritiro dalla politica dopo oltre un trentennio, il governatore ringrazia tutti coloro che lo hanno supportato in politica

Castel Tirolo ha ospitato la consegna a 11 personalità residenti al di fuori dei confini altoatesini del Grande Ordine di merito, la massima onorificenza della Provincia di Bolzano. Il riconoscimento viene assegnato a chi ha acquisito meriti particolari nella crescita dell’Alto Adige. Le onorificenze della Provincia, introdotte nel 2008, vengono consegnate ogni anno il 5 settembre, giorno dell’anniversario della sottoscrizione dell’Accordo di Parigi.

“L’Accordo firmato da De Gasperi e Gruber rappresenta l’inizio della nostra Autonomia – ha sottolineato il presidente della provncia di Bolzano, Luis Durnwalder – a Parigi sono state poste le basi di quello che abbiamo raggiunto oggi. Se siamo diventati una terra dove vi è pace sociale ed etnica, dove vi è benessere, e dove i nostri figli possono avere delle prospettive per il futuro, lo dobbiamo all’intesa raggiunta fra Italia e Austria, che hanno dato un carattere internazionale, e non solo nazionale, alla nostra Autonomia. La situazione positiva che viviamo oggi, e questo non dobbiamo dimenticarlo, non è però nata da sola, ma è anche frutto degli sforzi compiuti dai tanti amici che l’Alto Adige ha avuto al di fuori dei propri confini: fra questi ci sono coloro che oggi ricevono il Grande Ordine di merito, i quali ci hanno aiutato e sostenuto sempre, anche nei momenti di difficoltà”.

L’onorificenza è stata consegnata all’ex governatore della provincia di Trento, attuale capogruppo presso la Camera dei Deputati, Lorenzo Dellai. “Io e Dellai – ha commentato il presidente altoatesino – siamo sempre stati orgogliosi della nostra Autonomia, dei nostri diritti e del sistema di competenze che abbiamo contribuito a migliorare grazie ad un grande lavoro comune. Da presidente della Provincia, Dellai ha capito che la collaborazione fra Trento e Bolzano era fondamentale per ottenere risultati nelle trattative con Roma”.

Da Trento a Innsbruck: il Grande Ordine di merito è stato consegnato anche all’ex capitano del Land Tirolo Wendelin Weingartner. “La collaborazione fra noi è sempre stata ottima – ha spiegato Durnwalder – soprattutto per quanto riguarda l’Università o il tunnel di base del Brennero. In maniera particolare, però, voglio ricordare il giorno del 1995 in cui assieme abbiamo ‘aperto’ il confine del Brennero. L’eliminazione di quel confine fisico e ben visibile, è stata una grande gioia, e per un altoatesino di lingua tedesca come me ha rappresentato il più bel giorno nella mia carriera politica. Da capitano del Tirolo, inoltre, Weingartner ha sempre sostenuto il progetto dell’Euregio, dimostrando di essere un politico di respiro europeo”.

Altro personaggio di lingua italiana molto legato all’Alto Adige è il bellunese Gianclaudio Bressa, eletto in Parlamento nella circoscrizione Trentino-Alto Adige, che soprattutto nel ruolo di Sottosegretario del governo D’Alema si è occupato di questioni locali. “Bressa è sempre stato un amico convinto dell’Autonomia – ha spiegato Durnwalder – dimostrando una grande sensibilità verso il nostro territorio. Da Sottosegretario e presidente della Commissione dei 6 e dei 12 ha operato tutelando le minoranze, rimarcando con i fatti che l’Autonomia non è solo una parola ma è un modo di governare e di dividersi le responsabilità”.

Tra gli altri premiati (non era a Castel Tirolo il presidente dell’Austria Inferiore Erwin Pröll), l’ex presidente della Baviera Edmund Stoiber, il Ministro austriaco all’istruzione Claudia Schmied, l’ex presidente dei Land germanici di Renania-Palatinato e Turingia Bernhard Vogel, l’ex Ministro degli esteri austriaco Peter Jankowitsch, il sindaco di Vienna Michael Häupl, l’ex presidente della Stiria Waltraud Klasnic, l’imprenditore Manfred Fuchs (ha collaborato a diverse missioni spaziali), e l’ex Cancelliere austriaco Wolfgang Schüssel, “che dalla sua posizione ha sempre appoggiato la causa altoatesina nei rapporti con Roma” ha commentato Durnwalder.