Provincia di Trento, impiegati al 100% i fondi FSE e al 95% quelli FESR

0
451
alberto-pacher-ilnordest
alberto-pacher-ilnordestNell’indagine condotta da Il Sole 24Ore, il Trentino è al vertice della classifica. Soddisfazione di Pacher

“Grande soddisfazione” è stata espressa dal presidente della provincia di Trento, Alberto Pacher, per l’utilizzo da parte del Trentino dei fondi strutturali europei gestiti da regioni e province autonome nel periodo 2007-2013. Si tratta di strumenti di programmazione e finanziamento messi a disposizione dall’Unione Europea e volti a favorire gli investimenti (Fondo europeo di sviluppo regionale-Fesr) e gli interventi a sostegno del capitale umano e dell’occupazione (Fondo sociale europeo-Fse).

“Vedere il trentino al vertice in una recente indagine del quotidiano Il Sole 24 Ore – ha affermato Pacher – non è solo un buon dato, ma un indicatore di sistema: del fatto che ci si sia dati molto da fare”’. Per il Trentino si tratta di risorse per complessivi 280 milioni di euro. Risorse che sono state impegnate quasi interamente: al 100% per il Fse, di cui certificato all’Unione Europea per il 69,5% (con interventi di formazione, avviamento al lavoro e altri analoghi che hanno riguardato oltre 86.000 trentini) e al 95% per il Fesr, di cui certificato all’Unione Europea per il 55% (con interventi per favorire il risparmio energetico e la nuova imprenditorialità).

I confronti sono sempre difficili, ma per fare un esempio, ci sono regioni in Italia che hanno una spesa FESR certificata dall’Unione Europea pari al 25% e nessuna, a parte l’Alto Adige, supera il 50%. Più marcato ancora è il distacco per quanto riguarda il FSE, considerato che solo una regione arriva alla soglia del 60% della spesa certificata, rimanendo comunque di quasi 9 punti percentuali al di sotto della media trentina.