La Giornata del Tirolo ha visto la premiazione del concorso “Giovani ricercatori dell’Euregio
La tradizionale “Gioranta del Tirolo” che si svolge ogni anno in concomitanza con il Forum di Alpbach, ridente località montana tirolese, ha visto la nascita dell’Euregio delle università. Gli atenei di Innsbruck, Bolzano e Trento hanno messo in piedi una collaborazione strutturata, improntata alla ricerca e all’alta formazione, con progetti comuni, linee condivise di didattica, scambi a breve o lungo termine di professori e ricercatori, e la possibilità per gli studenti di mettere alla prova più lingue.
Una dichiarazione d’intenti in tal senso era stata siglata lo scorso 5 maggio 2012 a San Michele all’Adige, in Trentino, dall’allora ministro dell’università e della ricerca italiano, Francesco Profumo, e dal suo omologo austriaco, Karlheinz Toechterle, che oggi ha parlato della possibilità di trasformare “’i legami storici dei tre territori in fattore di competitività scientifica”. Soddisfatti i tre rettori. “La firma di oggi – ha commentato dall’università di Trento, Daria de Pretis – è un passo importante per costruire un’immagine comune verso l’Europa e verso gli stakeholder internazionali”. Walter Lorenz, rettore della Libera università di Bolzano ha definito la firma “un accordo storico tra le tre università dell’Euregio, tre atenei fortemente internazionali”, mentre si tratta di “una pietra miliare per la collaborazione tra gli atenei” per il rettore di Innsbruck, Tilmann Maerk. “Con questa firma si fonda di fatto l’università dell’Euregio Bolzano-Innsbruck-Trento – ha sottolineato il presidente della Libera università di Bolzano, Konrad Bergmeister – e per gli oltre 50.000 studenti si apre la prospettiva di una formazione universitaria plurilingue, tra 5.000 tra docenti e ricercatori”.
Nel corso del Forum, oltre alla firma dell’Accordo quadro fra gli Atenei di Trento, di Bolzano e di Innsbruck con i rispettivi rettori, anche il conferimento del premio “Giovani ricercatori Euregio” 2013, che ha visto al primo posto l’austriaco Peter Willeit dell’università di Cambridge, secondo classificato Daniele Castello dell’università di Trento e terza Katharina Winkler dell’università di medicina di Innsbruck.
Nel dibattito conclusivo del Forum, mediato dal presidente del Forum europeo di Alpbach Franz Fischler, accanto all’assessore Ugo Rossi in rappresentanza della provincia di Trento (“dobbiamo lavorare su due filoni: il primo legato all’innovazione del territorio, per fare in modo che i nostri cittadini continuino a lavorare nelle nostre valli, e lo possiamo ottenere solo investendo nell’innovazione per sviluppare ad esempio il telelavoro, la connettività fra i diversi centri. Il secondo filone è legato all’invecchiamento della popolazione e bisogna migliorare le performance dei nostri sistemi sociali e sanitari”), vi erano il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder (“sono quattro gli obiettivi su cui concentrarsi: energia, mobilità, montagna e alimentazione”) e il presidente del Land Tirolo Günther Platter (“in futuro bisognerà prestare attenzione a energia, elettro-mobilità, tutela ambientale e sviluppo sostenibile”), nonché il ministro austriaco alle scienze e alla ricerca, Karlheinz Töchterle. Assente l’annunciata ministra all’università e ricerca italiana Carrozza. Il convegno ha invece visto confrontarsi Sara Matt-Leubner, del Centro di trasferimento tecnologico dell’università di Innsbruck, che ha illustrato come le innovazioni raggiungeranno la produzione, e quindi il consumatore, a partire dalla ricerca; Enrico Zaninotto, professore dell’università di Trento, che ha parlato del ruolo delle innovazioni nelle tre province dell’Euregio rispetto all’Europa; Johann Willeit, dell’università di medicina di Innsbruck, che ha spiegato l’importanza delle innovazioni per il sistema sociale; infine il senatore Francesco Palermo, che ha ricordato come la cooperazione transfrontaliera sia uno strumento importante di innovazione istituzionale.
