Alto Adige, migliora il clima di fiducia dei consumatori

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Grafico 13 1Migliora il clima di fiducia dei consumatori altoatesini

Mentre in Italia e Austria gli indici sono in calo, la provincia di Bolzano replica l’andamento della media UE e della Germania

Dopo che nel 2011 e nel 2012 si era registrato un costante peggioramento del clima di fiducia dei consumatori altoatesini, nel primo semestre del 2013 il relativo indice è tornato su livelli analoghi a quelli di Austria e Germania. “Si tratta di un primo segnale positivo – sottolinea il presidente della Camera di commercio Michl Ebner – ma la crisi è tutt’altro che finita. Per difendere i redditi delle famiglie è necessario attenuare il carico fiscale, in particolare sul lavoro, e incentivare le imprese che creano occupazione. Occorre inoltre agevolare gli investimenti riducendo la burocrazia e facilitando l’accesso al credito”.

Nel corso del 2011 e del 2012 il clima di fiducia dei consumatori altoatesini è andato sensibilmente peggiorando, con la profonda recessione italiana che ha fatto sentire i propri effetti anche nella nostra provincia. In particolare la perdita della piena occupazione ha evidenziato come l’economia locale, per quanto solida, non sia affatto immune di fronte a crisi economiche di vasta portata come quella in atto a livello nazionale ed europeo. Ad accentuare il pessimismo ha contribuito anche l’incremento del carico fiscale e la consapevolezza che il risanamento delle finanze pubbliche nazionali costringerà per molto tempo il governo a politiche fiscali estremamente rigorose, che sempre più coinvolgono anche le regioni e le province autonome. In occasione della rilevazione di gennaio l’indice del clima di fiducia dei consumatori risultava così solo leggermente superiore alla media europea e ben al di sotto dei valori calcolati per l’Austria e la Germania.

Nel primo semestre del 2013, i consumatori altoatesini sembrano in parte aver riguadagnato un certo ottimismo, come testimoniato dalle rilevazioni condotte dall’IRE ad aprile e a luglio. L’indice del clima di fiducia, pur restando negativo, è progressivamente tornato su livelli analoghi a quelli di Austria e Germania, quindi ben superiori alla media europea. Ciò è dovuto alla combinazione di vari fattori. Le attese riguardo all’andamento dell’economia nei prossimi mesi sono migliorate, coerentemente con le previsioni macroeconomiche che indicano un ritorno alla crescita a partire dagli ultimi mesi dell’anno. Migliorano, di conseguenza, anche le aspettative riguardo all’andamento dell’occupazione.

Anche la sospensione dell’IMU e il rinvio dell’aumento dell’aliquota IVA hanno avuto un effetto positivo sul clima di fiducia dei consumatori. Tali provvedimenti, unitamente al moderato tasso d’inflazione previsto per il 2013, contribuiranno nei prossimi mesi a limitare la perdita di potere d’acquisto. Migliorano, di conseguenza, anche le aspettative riguardo alla situazione economica della propria famiglia e alle possibilità di risparmio. Queste considerazioni riguardano non solo l’Alto Adige, ma l’Italia in generale. Anche a livello nazionale, infatti, si sta registrando un trend positivo del clima di fiducia dei consumatori, tanto che a giugno l’indice è cresciuto sino ad allinearsi al dato europeo. Ciò appare particolarmente positivo considerando che dall’inizio del 2010 ad oggi il “sentiment” economico dei consumatori italiani si era sempre mantenuto su livelli ben inferiori alla media.