Donazzan: “c’è bisogno di macellai, casari, ricamatrici per il sistema del lavoro locale”
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla formazione professionale e al lavoro Elena Donazzan, ha approvato un avviso per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo previsti dall’Asse II – Occupabilità del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo 2007-2013. Le risorse disponibili per la realizzazione delle esperienze lavorative ammontano ad un totale di 3.000.000 di euro e sono a carico del bilancio regionale 2013.
L’obiettivo di Donazzan è di “ridurre sempre più il divario tra le imprese e il mondo della formazione e istruzione, in modo da poter sviluppare interventi in grado di rispondere concretamente ai fabbisogni dei diversi soggetti coinvolti: chi cerca lavoro e il lavoro che non si trova. Si pone, ora, la necessità di continuare nella stesura di un quadro di interventi integrati a supporto dell’occupazione giovanile, rispondendo alle esigenze del territorio per sostenere la filiera formativa destinata in particolare ai giovani in uscita dai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale che non intendono proseguire la carriera scolastica, ma che necessitano di ulteriori competenze tecnico-professionali finalizzate all’inserimento nel mercato del lavoro”.
Il provvedimento approvato dal governo veneto va a integrare l’attuale offerta formativa per dare l’opportunità ai disoccupati e ai giovani neo qualificati di partecipare ad un’attività di tirocinio di inserimento lavorativo preceduta da attività formative, finalizzate all’acquisizione di competenze tecnico-professionali per figure professionali di tipo operativo come ad esempio “addetto alla distribuzione di supermercato”, “operatore addetto alla logistica”, “addetto ai reparti freschi presso aziende di distribuzione”, “cassiere addetto alle vendite per la grande distribuzione”, “operatore addetto alla ristorazione fast food”.
“Accanto ai lavori di oggi – sottolinea Donazzan – si propone di realizzare attività destinate alla valorizzazione e attualizzazione dei mestieri della tradizione, come casaro, macellaio, intagliatore, intarsiatore, calzolaio, ricamatore, tutt’ora indispensabili all’economia e al sistema produttivo veneto, e che possono costituire un’occasione di sbocco occupazionale per i giovani disoccupati (o non occupati) residenti o domiciliati sul territorio regionale”. Le attività progettuali si compongono di una parte di tirocinio in azienda e di attività di formazione, orientamento ed eventuale accompagnamento.