Rebound 2013, sono 105 le proposte presentate da giovani per la Competition Start Up promossa dai Giovani di Confindustria Padova

0
369
rebound-ilnordest
rebound-ilnordestIl 77% riguarda il social innovation, il 13% il settore industrial, il 7% agroalimentare e tecnologie sostenibili, il 3% prodotti e servizi per la salute. Entro settembre la selezione delle migliori 6 che diventeranno business plan al vaglio del mercato

Trattenere le migliori idee per creare nuova impresa nei settori di punta, dall’industria alla salute. Seminare innovazione per debellare il virus della crisi e investire nel futuro, soprattutto dei giovani. Questi gli obiettivi della seconda edizione di Rebound, la competition start up promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Padova in collaborazione con Fòrema, BAN Veneto e Camera di commercio di Padova, per sostenere lo “start” di nuove imprese under 35 e favorirne l’incontro con il venture capital. Un’edizione orientata al futuro, per incubare idee d’impresa nei cinque ambiti strategici indicati dalla Commissione Ue: life science, industrial, social innovation, agrifood e cleantech, smart cities.

La sfida di Rebound ha trovato i giovani pronti. Lo confermano le 105 manifestazioni d’interesse pervenute in soli due mesi, concretizzate in 83 progetti presentati da 227 giovani dal Veneto ma anche da altre regioni d’Italia. La maggior parte dei progetti (77%) riguarda applicazioni e piattaforme web e mobile, il 13% lo sviluppo di processi industriali e materiali innovativi, il 7% prodotti e servizi per l’agroalimentare e le tecnologie sostenibili, il 3% il life science, ovvero prodotti e servizi dedicati alla salute (bio e med-tech).

Le idee d’impresa saranno ora valutate da una commissione tecnica, composta da BAN Veneto, imprenditori, manager e professionisti, secondo criteri di originalità, realizzabilità, attrattività per il mercato e possibilità di sviluppo. Le 6 migliori idee, selezionate entro settembre, avranno l’opportunità di un training di formazione e consulenza della durata di due mesi, durante il quale le idee saranno sviluppate in veri business plan da sottoporre a potenziali investitori, business angels e venture capitalist.

“I giovani hanno competenze e creatività nei settori orientati ai bisogni futuri del mercato, Rebound ne è la prova – dichiara Rodolfo Cetera, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Padova -. Una vitalità che può contagiare anche il tessuto produttivo tradizionale, favorendone la metamorfosi competitiva. Occorre però rimuovere i ritardi del sistema Italia, dalla burocrazia al fisco, all’accesso al credito. L’assicurazione del ministro dello Sviluppo Zanonato sull’attuazione di Restart Italia va nella direzione giusta. Ora però serve concretezza su sgravi fiscali, crowdfunding e un fondo dei fondi a garanzia del rischio di chi investe in start up. Le buone idee devono restare in Italia, creare nuova impresa è la chiave per la ripresa”.

Rebound fa parte del progetto Start Me Up di Confindustria Padova per la “filiera della nuova impresa”, in un’area come il Veneto dove nel 2012 il tasso di mortalità delle imprese giovanili è stato del 9% (Italia 8,7%). In provincia di Padova dal 2009 al 2012 le imprese guidate da under 30 sono passate da 7.391 a 6.458 (-12,6%), quelle attive sono diminuite di 1.479 unità nei primi sei mesi del 2013 (-1,6%). “Invertire questa tendenza dev’essere la priorità – conclude Cetera -. Solo l’impresa può far ripartire il lavoro e la crescita”.