Piazza San Marco, aperto un presidio sanitario di primo intervento

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INAUGURAZIONE PUNTO SOCCORSO SAN MARCO-ilnordest
INAUGURAZIONE PUNTO SOCCORSO SAN MARCO-ilnordestZaia: “nuovo servizio ai residenti e al turismo per garantire vacanze sicure”

La sanità veneta, con uno dei suoi maggiori punti di forza, l’urgenza-emergenza, “sbarca” in Piazza San Marco a Venezia. E’ stato inaugurato dal presidente della Regione Luca Zaia un punto di primo intervento, dotato anche di attrezzature per la telemedicina e collegato con l’ospedale di riferimento che, dalle 8 alle 20 di tutti i giorni, garantirà assistenza medica ed infermieristica alle migliaia di turisti che ogni giorno affollano l’area Marciana ed ai residenti.

All’inaugurazione, in spazi messi a disposizione dal Demanio sotto le Procuratie Nuove, erano presenti il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, il Prefetto Domenico Cuttaia, Monsignor Dino Pistolato in rappresentanza del Patriarcato, il direttore generale dell’Ulss 12 Veneziana Giuseppe Dal Ben e i volontari della Croce Rossa, della Croce Verde, dell’Ordine di Malta e della Misericordia che coadiuveranno il personale sanitario dell’Ulss 12.

Dopo aver ringraziato uno per uno i volontari presenti per l’abnegazione con cui donano tempo libero sottratto alla famiglia e agli hobby, Zaia ha posto l’accento sul significato di questa realizzazione che, ha detto, “abbiamo fortemente voluto per dare un messaggio di presenza e di sicurezza ai residenti dell’area e all’intero mondo del turismo internazionale: in Veneto la vacanza è sicura anche dal punto di vista della salvaguardia della salute, anche se nelle informazioni promozionali questo aspetto fondamentale è poco evidenziato”.

Secondo Zaia “questo è un segnale della grande riforma della sanità veneta che abbiamo avviato: portiamo le cure vicino alla gente, laddove servono di più, per mille motivi, come il gigantesco flusso turistico quotidiano di piazza San Marco. Purtroppo – ha proseguito – da più parti ci si sta strappando le vesti come se stessimo calando chissà quale mannaia sulla nostra sanità. Niente di più falso: riorganizziamo, eliminiamo i rami secchi e investiamo sulla sanità moderna che, per prima cosa, deve esserci dove serve, come in questo caso. Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, ma la sanità veneta è una foresta sana e forte”.

Il punto di primo intervento sarà sempre presidiato da un medico di urgenza-emergenza e da infermieri professionali e, già durante l’inaugurazione, si è dovuto occupare di una turista francese vittima di una brutta caduta. L’intera struttura è dotata di collegamenti in telemedicina e stamane ne è stata data dimostrazione, inviando alla cardiologia dell’Angelo di Mestre un elettrocardiogramma.