Friuli Venezia Giulia, quasi 28 milioni di euro di investimenti infrastrutturali

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debora-serracchiani-ilnordestStrade e ferrovie e la possibilità di ricevere altri 120 milioni di euro dal decreto “Fare” per la terza corsia dell’A4 Venezia Trieste

“Con le nuove risorse inserite nel ‘decreto del Fare’ cominciamo a vedere i frutti dell’intensa dialettica con il Governo nazionale” afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, secondo cui “il nodo di Udine è stato inserito in tabella tra gli interventi prioritari del ‘decreto del Fare’ – spiega Serracchiani – con una prima dotazione finanziaria di 10 milioni di euro. Per la nostra Regione questa inclusione è un segnale puntuale del Governo cui si aggiunge l’impegno preso dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi e dall’amministratore delegato di Rfi, Michele Elia, di portare avanti la progettazione dell’intero intervento e di completare la risoluzione di tutto il nodo”.

Gli interventi necessari a eliminare il collo di bottiglia costituito dallo scollegamento funzionale delle stazioni di Udine Parco e Udine Centrale, che causa un aumento dei costi e dei tempi di manovra, sono sia di efficientamento tecnologico, per permettere di affidare la gestione di tutto il complesso ad un’unica stazione, sia di tipo infrastrutturale, consistente nel raddoppio della cosiddetta linea di circonvallazione. Per quest’ultimo, l’apertura del cantiere sarebbe possibile già entro un anno, in quanto non sussistono problemi di esproprio, trattandosi di sedime già di proprietà. “Ulteriori riparti di spesa contenuti nel ‘decreto del Fare’ riguardano inoltre lavori Anas sulla Grande Viabilità Triestina per complessivi quasi 4,4 milioni di euro”, segnala inoltre la presidente Serracchiani. Sono risorse finanziarie inserite nel programma Anas aggiornato lo scorso 8 luglio con 863.000 euro per le manutenzioni straordinarie del viadotto sotto Altura/Cattinara e 3,5 milioni di euro per il recupero strutturale e l’adeguamento antisismico del viadotto “molo VII”, che conduce al porto di Trieste.

Secondo Serracchiani “è da valutare positivamente il fatto che il Governo abbia deciso questi interventi. Ora si tratta di proseguire sulla buona strada, proseguendo un’azione di squadra in cui i parlamentari hanno contribuito significativamente. In effetti, esisterebbe la reale opportunità della finalizzazione di ulteriori risorse a favore della viabilità regionale, qualora si realizzassero recuperi finanziari derivanti da risparmi ottenuti in sede di ribassi d’asta di altri lavori: “in questo caso – rileva Serracchiani – potrebbero trovare copertura i lavori di consolidamento delle barriere paramassi lungo alcuni tratti della strada statale ‘Carnica’, per oltre 6,7 milioni di euro, e la messa in sicurezza dell’area confinaria di Rabuiese, con la riorganizzazione della viabilità locale, per quasi 2,9 milioni di euro”. Non solo: con un emendamento presentato al ‘Decreto Fare’, c’è la proposta di stanziare 120 milioni di euro a favore della realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4 Venezia-Trieste.