Allarme Aci: circolano senza assicurazione RC il 9% delle auto, il 15% delle moto e il 17% dei furgoni

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contrassegni-assicurazione-rc-auto-ilnordestSticchi Damiani: “omologare gli strumenti elettronici per l’accertamento degli illeciti e ridurre subito il prezzo delle polizze”.

Cresce il numero di coloro che evadono l’obbligo di circolare coperti da una polizza di responsabilità civile nei confronti di terzi: l’allarme lo lancia il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani, che fotografa un fenomeno in decisa crescita. “Circolare senza una copertura assicurativa è una frode dilagante non soltanto tra le auto – dichiara Sticchi Damiani – ma accomuna tutte le tipologie di veicoli. Se la percentuale degli irregolari è del 9% tra gli automobilisti, il dato sale al 15% tra i motociclisti e al 17% tra i conducenti di furgoni. Il fenomeno si manifesta meno con i mezzi pesanti (4% del circolante), gli autobus e i pullman (2%), grazie ai più frequenti controlli su strada”.

L’ACI è stato il primo a lanciare l’allarme economico e sociale legato all’evasione dell’obbligo assicurativo, stimando il numero degli illeciti con una sperimentazione condotta nella Capitale attraverso i varchi ZTL – d’intesa con la Polizia Roma Capitale e l’ANIA – per il controllo in tempo reale dei veicoli circolanti. Anche se per alcune tipologie di veicoli il campione analizzato non è sufficientemente rappresentativo, desta comunque preoccupazione il fatto che l’83% degli escavatori e delle macchine da lavoro sia risultato sprovvisto di copertura assicurativa, così come il 66% delle microcar.

ACI-presidente-Angelo-Sticchi-Damiani-ilnordest“Il fenomeno delle frodi assicurative si può debellare – continua Sticchi Damiani – con due semplici provvedimenti di facile adozione senza impatti per le casse dello Stato. Il primo è il potenziamento dei controlli attraverso l’omologazione degli strumenti elettronici per questo tipo di accertamento. Il secondo è la repentina riduzione dell’importo delle polizze, che secondo ANIA costano 525 euro ma per ACI sfiorano in media 740 euro l’anno, con un peso tre volte superiore all’IMU nei bilanci delle famiglie. Tale riduzione si può perseguire dando un seguito alla proposta di legge che l’Automobile Club d’Italia ha presentato già al Governo Monti, in grado di abbassare del 40% il costo della rc-auto contrastando gli illeciti”.

Lo stesso presidente dell’Ivass Salvatore Rossi, nella sua relazione annuale, ha sottolineato il livello di guardia raggiunto dalle polizze RC auto per tante, troppe famiglie strette nella morsa della crisi economica. Troppo facile alterare il tagliando dell’assicurazione da esporre sul parabrezza, tanto che in alcune parti del Paese il livello di evasione dell’obbligo è decisamente superiore, con il risultato di “scaricare” su tutti gli utenti i regola il costo del risarcimento dei danni derivati da veicoli non coperti o che si allontanano dopo l’incidente.