Zilio alla Presidenza: “questa Camera farà di tutto per dare risposte concrete alle imprese”
“Ci attendono 5 anni di impegni gravosi, e dobbiamo lavorare tutti uniti, nella piena trasparenza e raccogliendo tutti i nostri sforzi per aiutare le imprese padovane sempre più in difficoltà a causa della crisi. Dobbiamo dare un messaggio di forza e speranza, perché la Camera di Commercio è la casa delle imprese”. Con queste parole Fernando Zilio esordisce come presidente della Camera di commercio di Padova. Anche se si è dovuto attendere qualche giorno in più, alla fine i numeri espressi dal voto segreto dei 32 componenti il Consiglio camerale hanno decretato il vincitore della sfida per la guida della Camera di Commercio di Padova.
Fernando Zilio, 61 anni, è il nuovo presidente dell’ente camerale padovano che rappresenta oltre 100.000 imprese. Il numero uno di Ascom-Confcommercio Padova, nonché portavoce provinciale di Rete Imprese Italia ed ex vicepresidente dell’ente camerale stesso nel precedente quinquennio, è stato eletto alla terza votazione con 18 voti su 32 votanti. Oltre a Zilio, hanno preso 13 preferenze Roberto Boschetto e 1 scheda bianca.
Imprenditore nel campo dell’abbigliamento, titolare della ditta Cipa Padova Srl, Zilio è presidente dell’Ascom-Confcommercio Padova dal 2005. Il nuovo presidente conosce bene l’ambiente e l’organizzazione dell’ente camerale, essendo stato vice del presidente Roberto Furlan nel quinquennio appena scaduto. Attualmente è anche presidente di Infocert, società Spa specializzata nella progettazione e sviluppo di soluzioni informatiche ad elevato valore tecnologico per la dematerializzazione dei processi documentali.
“Ringrazio tutti e non nascondo un po’ di preoccupazione per questo nuovo impegno – ha detto Zilio appena eletto – Ci attendono 5 anni molto difficili e avrò bisogno di lavorare con tutti i consiglieri. Sarà un Consiglio camerale impegnato, perché fuori da queste mura la crisi è sempre più aggressiva e le imprese chiedono risposte urgenti. Questa Camera è da sempre una delle più importanti d’Italia, per questo dobbiamo portarla rapidamente ai livelli che merita. Il mio obiettivo immediato è sviluppare un programma che coinvolga tutti e con un Consiglio intero che si incontra frequentemente, anche in via non ufficiale, se serve. La Camera di Padova rappresenta più di 100.000 imprese appartenenti al mondo produttivo, dei servizi, dell’agricoltura, delle cooperative e di tutti gli altri settori dell’economia, per questo dobbiamo mettere insieme tutte queste componenti nell’interesse di tutti”. Poi Zilio ricorda che fuori c’è chi ancora si toglie la vita a causa della crisi: “non posso pensare che ci siano imprenditori che si uccidono, anche se in questi ultimi anni ho ricevuto in Ascom soci arrivati alla disperazione. Non sarò un presidente che accumula cariche, ma il presidente trasversale della Camera di commercio, in grado di rappresentare tutti e non una singola categoria”. Uno sguardo quindi al passato per tracciare però il binario futuro: “quanto fatto nel precedente quinquennio non è da buttare, anzi. Ringrazio anche il presidente Roberto Furlan e ricordo il Numero Verde Anticrisi, i 3,5 milioni per le imprese alluvionate, i 5 milioni sul credito. E anche i 18 milioni erogati per la realizzazione del futuro Centro Congressi. E’ una Camera che ha fatto cose concrete, e da lì bisogna ripartire nella totale e completa trasparenza, puntando a creare un ente nuovo, innovativo, diverso. Insieme, insomma, saremo sopra le parti, guardando sempre all’interesse della città e del Sistema impresa”. Per il neo presidente è importante perciò puntare al “bene del territorio, con le categorie economiche al centro dell’azione per portare Padova fuori dal guado”.
Congratulazioni con un accenno di veleno da parte del presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin: “al neo presidente Fernando Zilio rivolgo le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro, nella fiducia che saprà essere interprete delle urgenze e delle connessioni che oggi legano in un unico destino tutti i settori economici. Il rinnovo della presidenza è avvenuto senza il contributo delle due maggiori associazioni dei produttori. Un fatto inedito, conseguente all’incapacità di Rete Imprese Italia di esprimere una candidatura unitaria, su cui fare convergere il consenso più largo. In quella logica di trasparenza, condivisione e alternanza da noi lungamente auspicata”.
Dopo aver disperso un pizzico di fiele, Pavin si appella alla logica del fare: “l’emergenza economica e sociale incalza. Perciò attendiamo di vedere il programma della nuova Camera e su questo confrontarci. Nella convinzione che la priorità è far ripartire la filiera produttiva, da cui viene slancio e forza per tutta l’economia, impulso al reddito, all’occupazione, ai consumi e ai servizi. L’auspicio è che venga un segnale rapido e concreto di sobrietà anche sulla struttura, riducendo a 5 i componenti di Giunta, così come proposto da Confindustria lo scorso ottobre in sede di modifica dello Statuto, con l’ulteriore riduzione dei compensi e il divieto di doppi incarichi”.