Bilancio delle politiche sull’edilizia agevolata della provincia di Bolzano

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casa-palazzo-in-costruzione-cemento-armato-tommasini-bausparen-ilnordestTommasini: “stiamo investendo per assicurare un alloggio a tutti i residenti”

Il risparmio edilizio (Bausparen), modello innovativo per i giovani, e l’incentivazione dei risanamenti, che permettono di recuperare cubatura e rilanciare l’economia locale sono i due caposaldi del disegno di legge approvato dalla Giunta provinciale che modifica l’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata. Le novità verso una casa per tutti sono state a Bolzano dall’assessore Christian Tommasini. Che ha anche annunciato il nuovo bando di gara IPES (l’istituto provinciale per le case popolari) per la consegna chiavi in mano di 100 alloggi ad affitto decennale a rotazione.

Con il modello del risparmio edilizio (il cosiddetto Bausparen) previsto nella proposta di legge, la Provincia aggiunge un tassello importante per consentire ai giovani di arrivare alla casa in proprietà o ad una situazione abitativa stabile. Proprio alla luce delle modificazioni sociali e delle difficoltà di accesso al credito, servivano nuove soluzioni: “la Giunta provinciale offre un’opportunità assolutamente innovativa in Italia, che combina strumenti di risparmio già sperimentati nella previdenza integrativa con agevolazioni fiscali e sostegno aggiuntivo della Provincia. La legge andrà in approvazione entro l’anno in Consiglio provinciale, in modo da poter partire a regime con il 2014”, ha sottolineato Tommasini a Palazzo Widmann con la direttrice di Dipartimento Katia Tenti. In concreto, il risparmio edilizio è un percorso costruito con capitale proprio risparmiato per un periodo minimo di 5 anni, poi l’accesso al mutuo (pari al doppio del capitale risparmiato) a condizioni particolarmente agevolate con una banca convenzionata, quindi l’eventuale accesso a un secondo mutuo o comunque il contributo provinciale con una maggiorazione aggiuntiva per gli anni oggetto del risparmio. Sulle somme accumulate, il cittadino potrà godere anche di un vantaggio fiscale grazie a una detrazione parziale.

Il secondo aspetto importante della nuova proposta di legge che modifica l’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata riguarda le misure di recupero di spazi abitativi in immobili già esistenti, attraverso la ristrutturazione di edifici e l’introduzione del bonus cubatura nei casi di riqualificazione energetica. “La scelta di privilegiare i risanamenti delle abitazioni, sia attraverso l’IPES che con le agevolazioni concesse al privato e ai comuni, ci consente di perseguire tre obiettivi: il recupero di cubatura nei centri abitati, che vengono rivitalizzati, il risparmio di terreno e il rilancio dell’economia locale”, ha riassunto Tommasini. La nuova strada del risanamento, infatti, aggira l’ostacolo della carenza di aree edificabili e soddisfa le richieste di case in tempi più rapidi rispetto alle nuove costruzioni.

L’assessore ha fornito i dati che confermano questo trend: in Alto Adige sono in costante crescita le domande di contributo per risanamento della prima casa e dell’alloggio convenzionato (salite da 390 nel 2009 a 496 nel 2012, con un aumento da 12,7 a 16,6 milioni di euro di contributi). “La proposta di legge permette alla Provincia di anticipare le detrazioni fiscali statali fino a 48.000 euro e di incentivare con contributi fino al 30% l’acquisto di abitazioni risanate, due strade per incoraggiare quei cittadini che finora hanno rinviato l’intervento di recupero della casa e favorire ricadute importanti sul mercato del lavoro e il settore delle costruzioni”, ha spiegato Tommasini.

Nel periodo 2009-2012, l’IPES ha destinato 79 milioni di euro al risanamento e alla manutenzione del patrimonio immobiliare, con cui sono stati riqualificati 910 alloggi. Nell’anno in corso è previsto il risanamento di ulteriori 330 abitazioni, una riqualificazione accompagnata dai bandi cosiddetti “general contractor”, una nuova modalità di assegnazione lavori sviluppata dall’IPES con l’Agenzia unica per gli appalti pubblici: la procedura prevede la gara bandita per un intero pacchetto di lavori secondo tipologia di prestazione, anziché per singola abitazione come avvenuto sinora. In tal modo si velocizzano i tempi di messa a disposizione degli alloggi risanati.

Mentre prosegue il programma casa per il ceto medio (in 6 comuni sono previsti – tra quelli in progettazione, in costruzione e già consegnati – circa 470 alloggi), l’edilizia sociale si muove per reperire ulteriori case: “l’IPES sta preparando un bando di gara per la realizzazione e la consegna chiavi in mano di altri 100 appartamenti”, ha confermato l’assessore. Ogni anno l’IPES assegna circa 400 alloggi.