Per il leader uscente della provincia di Bolzano trasferta viennese per incontri con il Parlamento austriaco
Luis Durnwalder raggranella l’ennesima onorificenza concessa dall’Austria: questa volta si tratta della “Grande onorificenza d’oro con stella per meriti” della città di Vienna che gli è stata consegnata dal sindaco della capitale austriaca, Michael Häupl. La trasferta viennese di Durnwalder ha visto anche la sua partecipazione ad un incontro organizzato dal Parlamento austriaco sui temi dei rapporti tra Italia e Austria e lo stato dell’autonomia altoatesina.
La cerimonia si è svolta nella sala rossa del Municipio di Vienna. Häupl ha spiegato che l’onorificenza è stata assegnata al presidente altoatesino “non solo per il suo stretto rapporto con la città, ma anche per il suo impegno per la pace e l’uguaglianza a livello europeo”.
Dal canto suo, Durnwalder si è detto “onorato di poter ricevere questo riconoscimento”, e ha ringraziato la città di Vienna “per tutto l’aiuto offerto da sempre agli altoatesini. Mi riferisco in particolare al settore della cultura e della formazione, con la messa a disposizione di alloggi e borse di studio per gli studenti della Provincia di Bolzano”.
“Alles Tirol?” è il titolo dell’evento organizzato dal Parlamento austriaco, cui Durnwalder ha partecipato su invito della presidente del Parlamento, Barbara Prammer. Durante l’incontro è stata analizzata l’evoluzione del Tirolo storico e dell’Euregio a partire dal 1992, anno della quietanza liberatoria con cui l’ONU ha dichiarato conclusa la vertenza altoatesina. “In questi ultimi due decenni – ha spiegato Durnwalder durante il suo intervento – la nostra terra ha vissuto un grande sviluppo, e siamo riusciti a dare vita e concreta applicazione ai principi sanciti dal secondo Statuto di Autonomia. Pur restando fortemente legati alle nostre tradizioni – ha proseguito Durnwalder – ci siamo ‘aperti’ con convinzione verso l’esterno, diventando una regione pienamente europea. In quest’ottica s’inquadra anche il progetto dell’Euregio, che ci consente di collaborare a progetti comuni con i nostri vicini, sia a nord che a sud, superando i confini politici e geografici”.