Confindustria Udine, nuovi capogruppo per i settori legno-arredo e alimentari bevande

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Confindustria-Udine-legno-Franco-di-Fonzo-ilnordestA Franco di Fonzo e Cristian Vida il compito di reggere i due settori

Confindustria Udine ha due nuovi capogruppo di settore. Franco di Fonzo, presidente della Frag srl di Pradamano, è stato eletto all’unanimità nuovo capogruppo delle Industrie del Legno, Mobile e Sedia aderenti a Confindustria Udine. Subentra a Giovanni Gervasoni, che, giunto al termine del suo secondo mandato, non ha inteso riproporre la propria candidatura. Cristian Vida, titolare del Salumificio Vida di Torreano di Cividale, è stato confermato all’unanimità come capogruppo delle Industrie Alimentari e Bevande di Confindustria Udine.

“Cercheremo di fare ‘condivisione’ perché a me – ha evidenziato il nuovo capogruppo di Fonzo – la parola aggregazione non piace. Le nostre imprese difficilmente si aggregano, ma più facilmente condividono. Parleremo dunque tutti assieme di innovazione, di internazionalizzazione, di design, di lotta alla contraffazione e del mercato del lavoro e, soprattutto, approfondiremo la questione degli ecobonus, il provvedimento appena varato dal Consiglio dei Ministri, attraverso un Decreto legge, che ha, tra l’altro, confermato la detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni, ricomprendendo nel bonus anche mobili e cucine. A tale riguardo un ringraziamento, mio personale e del Gruppo, va indirizzato al presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero per la sua azione intensa e costruttiva che ha portato al raggiungimento di un così importante traguardo per tutto il nostro comparto”.

Nel corso dell’assemblea è stata anche data sintetica lettura della relazione del capogruppo uscente. Gervasoni ha ricordato come in Provincia di Udine sia proseguita nel 2012 la fase negativa delineando uno scenario dai connotati recessivi. La contrazione degli acquisti nazionali di prodotti legati alla casa ha investito tutti i comparti che gravitano intorno all’edilizia e in particolare l’arredamento. Nella media dell’anno, produzione (-4,3%), vendite (-3,3%) e ordini sono apparsi in calo, con l’unica eccezione delle esportazioni del solo comparto legno.

Dopo il primo ciclo recessivo del 2008/2009, molto violento e conclusosi con il rimbalzo del 2010, oggi ci si trova in un secondo ciclo recessivo, figlio della medesima crisi, che sta fiaccando l’economia in modo più pervasivo e per più lungo tempo.

Con riguardo all’interscambio commerciale nel 2012 il comparto mobili, rispetto al 2011, ha registrato un calo del 2,1% nelle esportazioni (da 462 a 452 milioni di euro) e del 6,1% nelle importazioni (da 68 a 64 milioni di euro). Le esportazioni del comparto legno sono, viceversa, cresciute del 37,5% (da 78 a 108 milioni di euro), mentre le importazioni sono scese del 10,4% (da 105 a 94 milioni di euro).

In diminuzione i livelli occupazionali del settore rispetto al 2011, in aumento i ricorsi alla CIG, passati da 1,7 milioni di ore del 2011 a 1,9 milioni del 2012 (+14,8%). I dati relativi al primo trimestre 2013 (produzione -6%, vendite -11%) evidenziano il perdurare della fase di rallentamento. Al momento, non si intravvedono segnali di ripresa nel breve periodo.

Dal legno all’alimentare. Nella sua relazione consuntiva, il capogruppo Vida ha sottolineato come a livello provinciale, le imprese dei comparti dell’alimentare e delle bevande, secondo l’indagine trimestrale condotta dall’Ufficio Studi di Confindustria Udine, si trovano a dover affrontare, ancora una volta, una fase complessa, in cui il deterioramento della congiuntura, soprattutto nazionale, sommato alla crisi dei consumi e al clima di incertezza, anche politica, raffreddano occupazione e investimenti. La produzione, che aveva ripreso a crescere nel post 2009, ha cominciato, a partire soprattutto dalla seconda metà dello scorso anno, a contrarsi nuovamente, segnando un preoccupante -3% nel primo trimestre del 2013.

Se la domanda interna appare in difficoltà crescente, quella estera si mantiene positiva. Le esportazioni di prodotti alimentari hanno segnato nel 2012 un incremento del 10,4% rispetto al 2011, passando da 158 a 175 milioni di euro. In crescita del 5,2% anche l’export delle bevande, che passano da 40 a 42 milioni di euro.

Mentre i livelli occupazionali hanno mostrato una sostanziale tenuta, le ore di Cassa Integrazione autorizzate, dopo il calo dello scorso anno (-49%), hanno registrato un aumento esponenziale nel primo quadrimestre del 2013 (da 952 a 11.201 ore).

Secondo le previsioni degli operatori il livello dell’attività economica del comparto rimarrà debole anche nel 2013, a causa del permanere dell’elevato livello di fragilità della domanda e dei consumi nazionali. Migliori le previsioni per le imprese di maggiore dimensione e più aperte ai mercati esteri, per le quali le dinamiche di mercato sembrano orientate a condizioni più vivaci e soddisfacenti.