Interrogazione del M5S sulla gestione delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria
Come vengono effettuai i controlli dell’inquinamento ambientale nelle aree circostanti la Ferriera di Servola a Trieste? La domanda se la pone Andrea ussai, neo consigliere regionale di M5S che in un’interrogazione evidenzia come alcune centraline di rilevamento della qualità dell’aria non sono di proprietà dell’Arpa: quelle presenti a Trieste in via Pitacco e in via Svevo e a Muggia sono di proprietà di Elettra Produzione srl, la società che opera all’interno dello stabilimento siderurgico della Ferriera di Servola.
“Come tutti sanno, l’impianto rappresenta una delle principali fonti di alterazione ambientale nella provincia di Trieste – sostiene Ussai nella sua interrogazione -. Più volte nel corso degli anni, inoltre, si sono verificate difformità fra i dati forniti dalle centraline gestite da Elettra Produzione e quelli provenienti dalle stazioni di Arpa Fvg, collocate anche a breve distanza, come hanno messo in evidenza anche alcune indagini della Procura della Repubblica di Trieste. Nello stesso report ‘Qualità dell’aria della città di Trieste’ Arpa Fvg ha confermato di provvedere unicamente alla immissione in rete dei dati preventivamente validati dal gestore, non potendo, pertanto, risponde sulla loro qualità”.
Già nel febbraio del 2010 il Consiglio comunale di Trieste aveva approvato all’unanimità una mozione che impegnava il sindaco ad attivarsi per acquisire queste centraline, ricorda Ussai, ma, a oggi, nulla è ancora stato fatto.
“Per questo – spiega il consigliere – ho depositato un’interrogazione a risposta scritta, rivolta all’assessore regionale all’ambiente Sara Vito e al direttore dell’Arpa FVG Lionello Barbina, per sapere se ritengono opportuno procedere all’acquisizione pubblica immediata di tutte le stazioni private di rilevamento della qualità dell’aria site in regione”.
Un provvedimento che dovrebbe riguardare, in particolare, le centraline che si trovano nelle vicinanze della Ferriera di Servola e quelle in prossimità di industrie notoriamente inquinanti o che provocano odori insopportabili per i cittadini – sottolinea Ussai – che vuole sapere, inoltre, “quali siano state le condizioni ostative che finora hanno impedito questa acquisizione e se la Giunta Serracchiani sia intenzionata a superare questa situazione per garantire una maggiore tutela e difesa della salute pubblica”.