Donazzan visita le scuole di Bardolino e di Garda in provincia di Verona

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Donazzan alla scuola alberghiera Carnacina di Bardolino 3 1L’assessore alla formazione della regione Veneto punta sulla qualità della formazione professionale

Doppia visita agli istituti scolastici di due località veronesi che si affacciano sul lago di Garda per l’assessore alla formazione professionale della regione del Veneto Elena Donazzan.

“Gli istituti alberghieri formino all’accoglienza e al sorriso”. E’ l’invito ribadito da Donazzan durante la sua visita all’Istituto Alberghiero “Luigi Carnacina” di Bardolino, in provincia di Verona, dove ha incontrato i ragazzi nelle strutture e nei laboratori formativi della scuola e poi a tavola, con i loro “compiti” in classe.

Nel suo incontro con gli studenti, Donazzan era accompagnata dagli assessori provinciali all’istruzione Marco Luciani, alle attività produttive Fausto Sacchetto e al turismo Ruggero Pozzani, dall’assessore comunale al turismo Marta Ferrari, dal dirigente scolastico provinciale, dal responsabile del “Carnacina” Antonio Benetti e dagli esponenti di imprese agroalimentari del veronese, impegnate a sostenere questo tipo di attività formativa.

Donazzan alla scuola alberghiera Carnacina di Bardolino 1 1“Che va più in là dell’abilità tecnica – ha ricordato Donazzan – perché coinvolge il territorio e il come si presenta ai turisti di tutto il mondo”. La visita è stata organizzata sulla scia dell’intesa tra Regione, Ufficio scolastico regionale e organizzazioni imprenditoriali del turismo volta a formare le moderne figure professionali del settore, in una Regione, il Veneto, dove pernotta un sesto di tutti i turisti che soggiornano in Italia, per un totale di circa 62 milioni e mezzo di presenze, con un fatturato valutabile attorno agli 11 miliardi di euro, oltre all’indotto generato in altri segmenti economico collaterali.

Nel corso dell’incontro il preside Benetti ha ricordato lo sviluppo dell’attività didattica del “Carnacina” come Istituto superiore per l’agroalimentare (già avviato) e nel settore turistico in generale (che dovrebbe essere avviato con il prossimo anno scolastico in collaborazione con Jesolo). Si tratta di percorsi di alta formazione post – diploma, che coinvolgono il sistema economico di riferimento e che vogliono preparare professionisti in grado di confrontarsi con la concorrenza mondiale.

In Veneto – è stato sottolineato – gli istituti alberghieri stanno crescendo, aumenta il numero degli studenti e si moltiplicano i riconoscimenti nazionali e non solo. Non sono più scuole professionali di serie B, un tempo rifugio per chi non riusciva nel ciclo scolastico ordinario, ma strumento strategico per quello che è il primo settore produttivo del Veneto.

La visita di Donazzan è poi proseguita al “Maria Curie” di Garda, dove l’assessore si è intrattenuto con gli allievi delle delle classi IV e V sul tema “Made in Italy – Valore di un marchio. Come lo percepiscono i ragazzi”. “Alla fine l’unico prodotto veramente ‘Made in Italy’ rischiamo di essere noi”: una battuta forte, ma non “buttata là”, quella che uno studente del “Maria Curie” ha pronunciato nel corso del confronto con l’assessore regionale. L’incontro, aula magna piena, è stato introdotto dalla preside Anna Maria Silingardi, presenti anche l’assessore provinciale alle politiche giovanili, per l’istruzione ed edilizia scolastica Marco Luciani e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Giovanni Pontara.

Donazzan ha evidenziato il valore dell’identità e dell’istruzione, come bagaglio di vita, fondamenta e punto di forza per un Paese il cui “Made in Italy” è ambito e ricercato in tutto il mondo (ed è la terza parola più conosciuta in tutti i continenti), senza trascurare la realtà del pesante momento economico attraversato dalla nostra società né il ruolo e le responsabilità della politica per la situazione in cui l’Italia si trova. I ragazzi non si sono fatti pregare né si sono mostrati intimiditi dalla rappresentanza istituzionale, ma hanno cominciato a dire la loro, con interventi a tutto campo su valori e disvalori di ciò che viene proposto come italiano, su orgoglio identitario e necessità economiche che spingono alla delocalizzazione produttiva in paesi più “comodi”, sul futuro che li attende alla fine degli studi in una società che appare tormentata e dove accanto ai buoni principi ci sono anche cattivi esempi. Non fosse stato per il tempo tiranno, il dibattito sarebbe proseguito molto a lungo, ma non è terminato stamani, perché l’assessore Donazzan ha lasciato ai ragazzi il suo indirizzo mail per raccogliere gli interventi di tutti coloro che hanno qualcosa da dire e suggerire: “le vostre idee mi servono – ha affermato – ci responsabilizzano tutti ancora di più”. Insomma: da chi sta apprendendo le basi per essere cittadino protagonista di domani, c’è anche parecchio da imparare, perché sa vedere il mondo con occhi diversi.