Friuli Venezia Giulia, il PdL presenta ricorso al Tar contro l’esito elettorale

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FVG Galasso Colautti
FVG Galasso ColauttiColautti: “1.900 voti di differenza in presenza di 12.000 schede nulle e numerosi errori riscontrati nei verbali delle 1.374 sezioni impongono di fare chiarezza sul rispetto del voto dei citadini”

Le recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia che ha visto il centrosinistra prevalere per appena 1.900 voti sulla maggioranza uscente di centro destra finiranno sotto la lente del Tar a seguito del ricorso presentato dal PdL in presenza dei numerosi errori riscontrati nei verbali delle 1.374 sezioni elettorali.

Secondo il capogruppo azzurro in Consiglio regionale Alessandro Colautti, “non si può certo dire che il PdL non sia un partito che garantisca la libertà di espressione viste le molte parole, in libertà, di alcuni esponenti del partito in merito al ricorso presentato al Tar dalla coalizione di centrodestra a garanzia della salvaguardia del voto espresso dai cittadini alle elezioni Regionali, ma il ricorso al Tar è un dovere prima che un diritto”.

Per il capogruppo del PdL “un’analisi seria e ponderata sul risultato elettorale è imprescindibile e deve essere fatta ad ogni livello, perché sarebbe troppo semplicistico cercare un unico capro espiatorio che in taluni casi è il miglior amico di chi non vince. Altra cosa, e non deve essere confusa con l’analisi interna, è la necessità di una verifica sull’attribuzione del voto, che non è solo un diritto, ma un dovere nei confronti dei cittadini elettori. Dalla tornata elettorale regionale è emerso e sta emergendo un vulnus o comunque un dubbio interpretativo sulla volontà realmente espressa dai cittadini della Regione che sono andati a votare”.

Con il ricorso “il partito – precisa Colautti – intende tutelare quello che è il diritto costituzionalmente garantito della salvaguardia del voto. Il ricorso non si presenta con lo scopo di sovvertire il risultato elettorale, ma a fronte di appena 1.900 voti di scarto, di 12.000 schede considerate nulle e della quasi totalità delle schede contestate che nell’immediata richiesta di riconteggio sono state attribuite quasi al 100% al candidato Tondo. A questi dati oggettivi si aggiungono molte altre valutazioni che sono emerse dall’esame dei verbali delle 1.374 sezioni”.

Sarà quindi il Tar, in caso di accoglimento del ricorso, a provvedere al riconteggio di tutte le schede votate “all’insegna del garantismo, e non da un atteggiamento di rappresaglia, nel presentare il proprio ricorso contro le elezioni Provinciali di Udine” conclude Colautti..