Ritorna il festival delle culture e delle lingue del Friuli Venezia Giulia
Parla tre lingue – friulano, italiano e francese – l’apertura di Mittelfest 2013. E lo fa con uno spettacolo che, debuttando in Francia con testi in carnico e la storia di un’identità friulana, è riuscito a registrare dieci giorni di tutto esaurito al teatro di Bordeaux, uno dei cinque più prestigiosi d’oltralpe. Ideato e interpretato dall’attrice Nadia Fabrizio, nata in Svizzera da famiglia originaria di Ovaro, “Emigrants” rielabora infatti il repertorio del Povolâr Ensemble, gruppo musicale fondato da Giorgio Ferigo per raccontare il dolore della partenza, la storia dello sradicamento, la nostalgia per la propria terra e per fare un viaggio nel cuore di una lingua.
Presentato nella sede della regione di Udine, l’evento sarà ospitato a “Mittelfest 2013” in prima nazionale, il 12 luglio al teatro Ristori, alle 17.30 e rappresenta uno dei primi frutti concreti della convenzione sottoscritta tra il festival internazionale che guarda dal 1991 allo sviluppo dei fermenti culturali dell’area centro-europea e la ARLeF, Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, col fine di promuovere il plurilinguismo, ed in particolare l’uso del friulano nel settore degli spettacoli.
Cinque anni fa la questione della presenza della lingua friulana a Mittelfest fu molto dibattuta. Da quella discussione, che sulla stampa alimentò una vera e propria polemica, sono stati fatti notevoli passi avanti. “Grazie all’intelligenza dei vertici del festival e alla capacità del presidente della ARLeF Lorenzo Zanon di affrontare la questione con toni aperti, maturi, costruttivi – ha fatto notare il direttore dell’Agenzia, William Cisilino – siamo stati in grado di lavorare assieme producendo un risultato che va oltre la somma di quello che avrebbero potuto fare singolarmente i due soggetti: questo è il senso di una sinergia concreta”. Cisilino ha ricordato come la collaborazione con Mittelfest sia stata avviata l’anno scorso con lo spettacolo in friulano “Siums”
e come quest’anno la stessa sia stata rafforzata con un protocollo d’intesa sottoscritto affinché al festival sia sempre presente la lingua friulana in tutte le forme artistiche. “Con orgoglio, dunque, porteremo a Cividale uno spettacolo che è un atto di amore per la lingua friulana prodotto da uno dei cinque più prestigiosi teatri di Francia e con riconoscenza ringraziamo Mittelfest per avergli dedicato l’apertura”, ha concluso Cisilino.
Non sarà del resto solo l’apertura a Mittelfest a parlare friulano. Sabato 13 luglio, alle 18, andrà in scena un’altra produzione in lingua friulana. Si tratta di “Strolic”, ovvero la trasposizione musicale delle poesie di Pietro Zorutti da parte del compositore Walter Sivilotti. L’anticipazione è giunta direttamente dal direttore generale del Mittelfest, Antonio Devetag, che ha ricordato come “grazie alla collaborazione con l’ARLeF la recitazione sarà a cura di Omero Antonutti. Anche questo sarà un omaggio alla lingua friulana straordinario e di grande musicalità”. Devetag ha ricordato come tra le vocazioni del festival ci sia proprio quella di incrementare la creatività e la cultura del Friuli Venezia Giulia, per fare da trampolino internazionale a ciò che viene prodotto in regione. “L’anno scorso abbiamo proposto ‘Siums’, un esperimento secondo me molto interessante, e anche quest’anno grazie a questa sinergia con ARLeF apriremo il festival con uno spettacolo che giudico estremamente raffinato, che gioca con eleganza con vari registri linguistici e di narrazione, in un meticciamento di grande interesse”.
La rielaborazione della Fabrizio avviene sulla base del repertorio di Giorgio Ferigo e del suo gruppo dei Povolâr Ensemble. Da questo incontro tra due figlie di migranti – in scena con Nadia ci sarà anche la sorella Katia – e la musica dell’intellettuale, scrittore, oltre che medico e musicista nato a Comeglians, è nato lo spettacolo. E proprio a sottolineare l’importanza del “ritorno ai luoghi” e come atto dovuto per ricordare l’autore di quei testi, dopo la prima a Mittelfest, lo spettacolo andrà in scena proprio nel paese natale di Ferigo il giorno seguente.
“La disponibilità di ARLeF e Mittelfest ad entrare in contatto con il territorio è un atto di sensibilità verso il pubblico di quell’area geografica ma anche per chi lo ha progettato e segna un doveroso omaggio alla Val di Gorto e al paese natale di Ferigo”, ha commentato Walter Colle, curatore e distributore in Francia e in Italia del cd prodotto con il teatro di Bordeaux, che ha ricordato la genesi del progetto e ne ha raccontato la struttura. “E’ un progetto molto semplice e essenziale: la forma è quella del teatro canzone. Fasi narrative con brani musicali, scelti da un unico autore che la Fabrizio conosceva già ma che ha riscoperto sotto nuova luce grazie a questa operazione. Ne è derivato uno spettacolo in cui emerge la grande musicalità del carnico cantato, apprezzato anche dal pubblico francese che per dieci giorni di fila ha fatto registrare il tutto esaurito”. Un successo che è stato possibile anche grazie alla grande risposta del pubblico di corregionali presenti a Bordeaux.
A ricordare le iniziative collaterali che la Regione sta organizzando proprio in Francia è stato il vicedirettore della Direzione Cultura e Relazioni internazionali e comunitarie e direttore del Servizio Corregionali e lingue minoritarie, Giuseppe Napoli. “La Regione ha organizzato quest’anno la conferenza regionale dei giovani corregionali d’Europa a Marsiglia e questa iniziativa ha coinvolto i 24 comuni della nostra regione che sono gemellati con la Francia. Ben nove sono gemellati con l’area dell’Aquitania, dove nel mese di ottobre presenteremo la mostra Ammer, che ripercorre la memoria dell’emigrazione friulana attraverso un vasto repertorio fotografico dell’archivio regionale. La mostra ha già avuto un grande successo nella sua esposizione presso l’Istituto nazionale di cultura di Marsiglia ma siamo convinti che in Aquitania, proprio per la presenza molto forte delle nostre comunità di corregionali, avremo un altro segnale forte di questo filo conduttore che passa ora – ha aggiunto Napoli – anche attraverso questo evento straordinario rappresentato dall’inaugurazione del Mittelfest con ‘Emigrants’. Uno spettacolo voluto fortemente da una nostra corregionale che usa la lingua delle nostre terre e sa mescolare così bene anche le altre sue lingue, l’italiano e il francese. Un’ ulteriore dimostrazione che le lingue sono strumento di scambio, comunicazione e non certo una barriera tra i popoli”.