Fondazione Dolomiti-Unesco, la guida passa all’Alto Adige

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PAB elmar pichler-rolle unesco 1Succede alla provincia di Belluno secondo il principio di rotazione triennale. Nuovo presidente è Elmar Pichler Rolle

Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone e Udine: sono cinque le province sulle quali sorgono le zone dolomitiche inserite nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. L’area, posta sotto specifica tutela, è gestita dalla Fondazione “Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO”, la cui presidenza è stata assegnata dal 13 maggio 2010 sino ad oggi dalla provincia di Belluno. Oggi è avvenuto il passaggio di consegne secondo l’accordo che prevede una rotazione triennale, e a guidare la Fondazione sino al 2016 sarà l’Alto Adige. Il presidente Elmar Pichler Rolle, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di natura e paesaggio, sottolinea che “lo scopo della Fondazione è quello di favorire la cooperazione tra i diversi territori, cercando una condivisione nelle politiche gestionali delle aree dolomitiche”.

Per il primo anno di presidenza altoatesina, la Giunta provinciale ha stanziato 285.000 euro, “100.000 destinati alla Fondazione come quota annuale partecipativa – ha spiegato il presidente altoatesino Luis Durnwalder – mentre i restanti 185.000 euro saranno investiti in attività e programmi che interessano il territorio provinciale”. Uno degli obiettivi prioritari è quello di ampliare l’area Unesco al Gruppo del Sassolungo, “ma il presupposto per tutto ciò – sottolinea Pichler Rolle – è che la zona venga prima tutelata come parco naturale nel nuovo piano paesaggistico dell’Alpe di Siusi”. Si sono già espressi in maniera favorevole i comuni di Santa Cristina e Ortisei, mentre Selva non ha ancora adottato delibere in tal senso. Ancora nessuna richiesta specifica da parte dei comuni, invece, per quanto riguarda il Gruppo del Sella.

Tra gli altri progetti, spicca una rilevazione sul grado di conoscenza e sulle aspettative di visitatori e operatori turistici, nonché sul loro grado di soddisfazione dei servizi e della conservazione delle aree. Verrà inoltre elaborato un prototipo di “terrazza panoramica” da utilizzare per i punti più affascinanti dell’area dolomitica, mentre per quanto riguarda la mobilità è in fase di sviluppo una piattaforma digitale comune sui servizi di trasporto pubblico presenti in tutte le province coinvolte nel progetto Dolomiti Unesco. “Vogliamo inoltre ampliare il Centro visite di Dobbiaco – conclude Elmar Pichler Rolle – con la creazione di un’esposizione ad hoc sulle Dolomiti patrimonio mondiale dell’Unesco da portare in futuro anche nei centri visite degli altri parchi naturali”.