Trentino, per uscire dalla crisi le attività alberghiere saranno frazionabili fino al 25%

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albergo hotel insegna esterna FbySh 1Potranno ospitare servizi complementari, come attività commerciali o appartamenti che non siano del titolare dell’albergo

Le attività alberghiere presenti in Trentino saranno frazionabili, nella misura massima del 25%. Potranno quindi ospitare servizi complementari, come strutture per il benessere, attività commerciali o appartamenti, che non siano del titolare dell’albergo. In questo modo si vuole riqualificare ulteriormente l’offerta turistica trentina e contribuire anche a rilanciare il settore edilizio in un momento difficile, aiutando gli albergatori a trovare partner e investitori. E’ una possibilità già presente in altre realtà. La nuova norma è stata inserita nel disegno di legge anticrisi, in discussione in Consiglio provinciale, come emendamento della Giunta alla legge provinciale 7/2002 su iniziativa degli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini.

Le funzioni che saranno oggetto del frazionamento saranno individuate puntualmente con un successivo provvedimento della Giunta provinciale. La nuova norma consentirà di rispettare i parametri attualmente previsti in campo urbanistico, anche in materia di seconde case. Sarà applicabile alle strutture alberghiere esistenti. Per quelle totalmente nuove sarà indispensabile la compatibilità con la programmazione urbanistica prevista per la zona dove s’intende realizzare il nuovo albergo.

“Accogliendo una richiesta proveniente dal mondo imprenditoriale – ha detto l’assessore all’urbanistica Mauro Gilmozzi – abbiamo inserito nell’ordinamento un elemento di flessibilità che secondo noi consentirà di migliorare la nostra offerta turistica, mettendo in moto risorse importanti per tutta l’economia, compresa quella legata all’edilizia. Tutto questo senza andare a incidere negativamente sulle norme che ci siamo dati in materia urbanistica e di tutela del territorio”. Per l’assessore al turismo Tiziano Mellarini, “con questa nuova opportunità il settore alberghiero può offrire un nuovo modello di ricettività. Ci aspettiamo soprattutto che in questo modo si inneschi una riqualificazione delle strutture a tre stelle, anche attraverso nuovi servizi per la clientela”.

Per Luca Libardi, presidente dell’Associazione albergatori del Trentino, “gli alberghi sono, soprattutto nelle realtà più avanzate, sempre più considerati come centri di servizi. Prevedere strutture che offrono servizi migliori è estremamente importante perché abbiamo bisogno di continuare ad investire anche attraverso l’apporto di partnership esterne all’impresa alberghiera”. Secondo Giulio Misconel, presidente di Ance Trentino, si tratta di una “opportunità da cogliere” per tutto il settore delle costruzioni, sperando che “possa contribuire a creare lavoro in un momento difficile per l’economia”. Roberto de Laurentis, presidente degli artigiani trentini, ha sottolineato la capacità di lavorare assieme delle associazioni di categoria con la politica.