Schneck: “risorse che saranno spese sul territorio per i cittadini e le imprese”
Il commissario straordinario della provincia di Vicenza ha approvato il rendiconto 2012 che fotografa lo stato finanziario dell’ente berico al 31 dicembre 2012. Un anno particolare il 2012, caratterizzato dalla fine di un mandato e da 7 mesi di commissariamento, in attesa della piena attuazione della riforma delle province.
Un’alternanza che non ha portato particolari effetti negativi alla provincia, grazie soprattutto al fatto che alla sua guida è stata confermata la stessa persona e che quindi si è potuto portare avanti lo stesso programma di gestione politico-amministrativa. Certo, ci si è dovuti limitare all’ordinaria amministrazione, ma il vincolo, prima ancora che dal commissariamento, è stato imposto dalla scarsità di fondi e dalla normativa nazionale relativa alla finanza pubblica.
La provincia di Vicenza si conferma ente virtuoso, con un avanzo di amministrazione di 17.949.640 euro. Poco più di 4 milioni sono accantonati per eventuali operazioni di carattere straordinario e urgente. Del rimanente gruzzolo, 2 milioni di euro sono liberi, da utilizzare naturalmente nel rispetto della normativa, mentre gli altri 11,8 milioni sono destinati a spese in conto capitale.
Lo scorso anno l’avanzo di 20 milioni di euro era stato utilizzato per ridurre il debito della Provincia, portandolo dai 233 milioni del 2006 agli attuali 100 milioni di euro circa. Una riduzione che avrebbe risanato le casse pubbliche se portata avanti da tutti gli enti pubblici italiani. Ma i virtuosi, sottolinea il Commissario, sono sempre i soliti e “becchi e bastonati” non hanno neppure il privilegio di vedere allentati i vincoli del patto di stabilità per spendere i soldi che hanno in cassa. Per questo motivo, quest’anno il Commissario ha deciso di non utilizzare l’avanzo per ridurre ulteriormente un debito che è già molto basso, ma “di accantonarlo per investimenti sul territorio. Ci sono strade e scuole ferme, istituti superiori da ampliare e studenti che attendono laboratori per la didattica. Questi soldi – sottolinea Schneck – sono destinati a loro, con la speranza che da Roma legiferino non solo in favore degli enti che non hanno saputo mantenere gli impegni nei confronti dei debitori, ma anche di chi, come la provincia di Vicenza, ha sempre rispettato le regole, ha sempre pagato i fornitori e adesso non chiede altro che poter spendere i soldi dei propri cittadini in favore del proprio territorio”.